1. Marina


    Data: 14/04/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: kevin170, Fonte: RaccontiMilu

    * Capitolo 1 –
    
    Quindi come potete vedere sono una come tante, l’unica cosa in cui differisco dalle mie amiche e conoscenti, &egrave il modo di vestire, il portamento e l’abitudine a trattare con la gente che deriva dal mio lavoro, ho un paio di amiche che sono delle dee, vere dee, bellissime, a volte le invidio, a volte però…, infatti quando siamo insieme, le prime occhiate d’apprezzamento sono sempre per loro, immancabilmente per loro, poi alla lunga esco fuori io.
    
    Sulla mia vita sentimentale che dire…. potremmo dire che non ve n&egrave una, infatti non sono fidanzata, non ho nemmeno un ragazzo, ma ciò non vuol dire che non sia libera, in effetti “appartengo” a qualcuno in particolare, i giovani della mia età o poco più grandi mi sembrano insipidi, impacciati e approssimativi, preferisco gli uomini maturi, molto maturi, l’uomo cui “appartengo” tuttora, colui che mi possiede, &egrave un bell’uomo sui 55 anni, un vero dio pagano!
    
    Immagino abbiate capito a chi mi riferisco, sin dal mio primo giorno di lavoro mi sono sentita attratta da Lui, irrimediabilmente, anche se allora non sapevo esattamente cosa fosse il sentimento che mi abbagliava non appena il Suo sguardo si posava sulla mia persona, mi sentivo trapanare fin nel fondo dell’anima dal suo sguardo, mi sentivo frugata, perquisita ed inquisita; divenivo rossa, iniziavo a balbettare e mi salivano le lacrime agli occhi.
    
    Bisogna proprio dire che ero una vera imbranata all’inizio, ero appena uscita dalla scuola, mi ...
    ... ero da poco diplomata con 60/60 in Ragioneria, mio padre era morto due anni prima del mio diploma, vivevo con la mamma, e dovevo accettare qualsiasi lavoro mi fosse stato proposto. Fortuna volle che il portiere dello stabile presso cui abitavamo avesse la figlia che lavorava presso un notaio, al quale occorreva una ragazza di supporto, fui presentata, esaminata e giudicata abile, venni così arruolata, per un periodo di prova di tre mesi, allo scadere dei quali Lui avrebbe deciso se tenermi o meno.
    
    Il primo giorno fu tragico, ogni volta che lui appariva mi tremavano le mani, mi cadevano i fogli, insomma un disastro; tutti si erano resi conto dello stato d’animo in cui venivo a trovarmi non appena Lui appariva dalla porta del Suo studio, e sono certa che Lui stesso dovesse essersene reso conto.
    
    Comunque, i giorni passavano ed io progredivo nei miei compiti, e progredivo tanto più velocemente quanto più Lui passava il tempo fuori dall’ufficio, sovente ero io ad andare alla posta di P.zza Mazzini a spedire raccomandate vaglia ecc. ecc. ed erano per me i momenti più belli, lontano dalla sua presenza. Strano, quando lui era nei paraggi desideravo ardentemente che non si avvedesse della mia presenza, ma non appena sembrava ignorarmi, ecco che combinavo qualche casino per attirare la sua attenzione.
    
    Il tempo passava, ed io divenni una brava segretaria, con l’unico neo dovuto alla mia totale soggezione verso il Notaio, più di una volta nell’ultimo mese venni invitata nel suo ...
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