1. Il sapore del miele: orgasmi allattando


    Data: 13/04/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: darkenjoy, Fonte: EroticiRacconti

    “Apro la porta e in fondo ad un corridoio, si scorge un’altra stanza in cui intravvedo qualcuno. Mi incammino, anche se mi sembra di compiere uno sforzo immane, arranco, faccio fatica a respirare ma finalmente, la figura che prima avevo faticosamente individuato - sfuocata come se fosse stata immersa in una fitta nebbia - ora è riconoscibile: è una donna con due bimbi attaccati al seno ma percepisco qualcosa di strano: provo uno stato di meraviglia mista ad uno stato di stordimento; intanto, con la vista annebbiata sono ormai giunta a pochi passi… ecco ora la scena mi è molto più chiara e nitida: la donna allatta e parte del latte scorre dalla bocca dei piccoli e si incanala giù verso la vagina che trema; solo allora mi accorgo che anche le gambe sono scosse da forti vibrazioni, anche lei trema tutta, sobbalzando, con il viso teso verso l’alto e gli occhi chiusi e la mascella serrata. Ora vedo comporsi il quadro completo e comprendo: sta avendo un orgasmo mentre i due piccoli succhiano i suoi seni”.
    
    Mi sveglio di soprassalto, quel sogno mi aveva eccitato terribilmente, e toccandomi nell’intimità mi sentii umida. Non volli stare troppo nel letto e mentre mi vestivo per andare in agenzia come tutte le mattine – alla faccia di chi pensa che il mio lavoro nella pubblicità sia una favola meravigliosa – ebbene mentre finivo la colazione in un battibaleno mi venne in mente a chi apparteneva il viso della donna apparsami nel sogno: era quello di Lemu, mia collega di lavoro, che ...
    ... ha la sua postazione di lavoro a pochi metri dalla mia scrivania. Lemu nata in Israele mi ha colpito sempre per il trucco particolare, la carnagione molto chiara in contrasto con occhi di brace, le gioie di matrice araba, ed anche per l’odore della sua pelle, molto forte, sensuale misto a profumi orientali come il sandalo, il patchouli, la vaniglia, unite all'iris e all'eliotropio: aveva due splendidi gemelli appena nati e malgrado cioè riusciva a procurare un immediato, come dire... ‘picco ormonale’ a qualunque uomo (e non solo) si avvicinasse troppo a lei.
    
    Quando quella mattina entrai in ufficio la trovai già al computer, intenta in una ricerca e sollevò appena il viso per un cenno di saluto: “fredda di giorno, bollente di sera”, pensai. Ebbene, mentre nell’ufficio si srotolava la consueta routine, anche oggi Lemu tendeva a prendere il sopravento su di me attraverso molti piccoli particolari: “Vammi a prendere delle zucchero”, “senti come ho il seno indurito”, “pettinami”, “gira la sedia, non sopporto il tuo viso” mentre in continuazione mi scriveva, via whatsapp, righe di fuoco.
    
    Senza sapere che ci saremmo messi insieme da lì a poco, ho dapprima avuto una intensa corrispondenza centrata sulla scrittura e sulla letteratura e poi, via via attraverso un rapporto sempre più serrato fatto da una serie di messaggi in Whatsapp che mi avevano coinvolto terribilmente. L’ultimo me lo mandò durante l’orario di ufficio: mi ordinava di inserirmi un vibratore e masturbarmi sotto la ...
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