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Ricky e i suoi... amici - capitolo 2
Data: 07/04/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69
Capitolo 2 - Il compleanno Andò avanti così per circa un anno e pensavo che non sarebbe mai successo niente. Poi accadde quella che pensai potesse ad essere la mia grande opportunità. Davide avrebbe dato una festa per il suo diciassettesimo compleanno e mi chiese di aiutarlo ad organizzarla. Mi suggerì che per aiutarlo a pulire dopo, avrei potuto restare per la notte. Comunque la festa risultò essere un incubo. Prima di tutto la mamma di Davide invitò dei parenti e non c’era abbastanza spazio per permettermi di restare. Poi a metà serata notai che Davide non era in giro. Andai a cercarlo e lo trovai nel soggiorno a pomiciare con una ragazza che non avevo mai visto prima. Cazzo! Andai in bagno, mi tirai fuori l’uccello e cominciai a strofinarlo con forza e velocemente. Non passò molto prima che sprizzassi sul pavimento. Presi della carta dal rotolo, asciugai dappertutto, poi scesi per le scale distrutto. Il giorno seguente a calcio ero un po’ nervoso. Mi aspettavo che Davide dicesse qualcosa sulla ragazza con cui aveva flirtato ma la sola cosa che disse fu: ‘Ti sei incazzato alla festa ieri sera, non è vero?’ Io non risposi. I due giorni successivi furano abbastanza normali. Poi giovedì, tornando a casa dalla scuola, improvvisamente Davide disse: “Puoi farmi un favore, Ricky? ‘Cazzo’Pensai: ‘Vorrà uscire con quella ragazza e vuole che scopra se lei è interessata’ Un po’ nervosamente dissi: “Cosa cazzo vuoi?” Mentre cominciava a spiegarmelo non potevo ...
... credere alla mia fortuna. I suoi genitori sarebbero andati a trovare sua nonna per il fine settimana seguente e sarebbero stati via la notte. Lui non aveva voglia di andare ma i suoi genitori non lo avrebbero lasciato da solo a casa. Potevo chiedere a mia mamma se potevo stare a dormire a casa nostra? Non vi dico com’ero nervoso mentre aspettavo che mia mamma tornasse a casa quella sera. Mi tirai fuori l’uccello e cominciai a carezzarlo, poi sentii qualcuno davanti alla porta d’ingresso. Sentii mettere le chiavi nella serratura e mi risistemai prima di correre da lei per porgli la domanda. Lei fece un po’ di casino com’era il suo solito, ma sapevo che alla fine avremmo trovato un accordo perché a lei Davide piaceva. C’era un condizione, tuttavia: uno di noi avrebbe dovuto dormire su un materasso sul pavimento dato che mia sorella sarebbe tornata dall’università e mia mamma non voleva che la sua stanza fosse in disordine. A stento potevo nascondere la mia eccitazione, quella sera andai a letto presto per potermi segare a lungo e fare i miei piani. Sabato sera la passai in un pub con alcuni amici. Ci andavamo spesso perché nessuno ci chiedeva l’età e quindi non c’erano problemi ad essere serviti. La maggior parte della sera rimasi ad ascoltare gli altri senza dire una parola. Matteo mi chiese a cosa stavo pensando. Io mi limitai a ridere. Se avesse saputo! Bevvi solo per essere alticcio ma non troppo. Sapevo per esperienza che bere troppo rendeva difficile avere ...