1. Melissa


    Data: 06/04/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Lesbo Autore: Serena, Fonte: RaccontiMilu

    Questo racconto è stato ispirato dalla mia cara amica Lorena, alla quale lo dedico molto volentieri.
    
    Dopo il nostro primo incontro in un albergo, andare da Mistress Anastasia nel suo dungeon era diventata una piacevolissima droga, anche perché lei riusciva sempre a sorprendermi, con nuove forme di sottomissione mai banali o di pura violenza. Da lei potevo lascia sfogare la mia indole di schiavetta perversa, senza aver alcun paura delle conseguenze, e ogni volta aspettavo quasi con ansia l’esser sodomizzata come non avrei mai permesso ad un uomo.
    
    Inoltre da quando avevo iniziato a vederla, la mia carriera lavorativa aveva preso un’altra piega, visto che mi sentivo più sicura di me, tanto che mi era stata assegnata una piccola squadra con la quale stavo avendo ottimi risultati.
    
    Di contro la mia vita privata tendeva sempre allo zero, ma non era solo colpa mia se nessuna donna, né tanto meno qualche uomo, riusciva a soddisfarmi sessualmente, lasciandomi sempre un senso di vuoto e pochezza. Ero però diventata una vera e propria ‘esperta’ nell’autoerotismo, grazie anche al continuo acquisto principalmente di falli e vibratori, di dimensioni sempre crescente, usandoli spesso anche in coppia o come un plus quando mi frustavo da sola.
    
    Avevo anche preso l’abitudine di uscire talvolta con un plug infilato nel culo, in special modo quando mi recavo senza una meta precisa in qualche centro commerciale, pur sapendo che prima o poi mi sarei chiusa in un bagno, per dar sfogo ...
    ... alle mie voglie ormai incontrollabili. Dopo aver raccontato alla mia dominatrice questa mia piccola perversione, lei mi portò un giorno con lei per fare shopping, ma solo dopo avermi infilato due palline giapponesi nella vagina, e con quelle provare a rimanere naturale fu un’impresa difficilissima, per poi sodomizzarmi brutalmente nei bagni, ma solo dopo avermi messo un bavaglio alla bocca, per impedire a chiunque passasse li vicino di sentire le mie urla.
    
    Per la prima volta li, carponi sul pavimento di un bagno, con lei che mi sbatteva dandomi dei bei ceffoni sul culo, mi sentii umiliata come donna, ma ciò non tolse molto al piacere che mi donava quella situazione così fuori dall’ordinario.
    
    “La prossima volta che vieni da me ti farò una sorpresa.” mi disse mentre cercavo di darmi una sistemata, dopo aver provato uno degli orgasmi più intensi della mia vita, mettendomi così una gran voglia di rivederla al più presto.
    
    Quel venerdì sera mi ero recata nel suo dungeon come d’accordo, ma compresi fin da subito che non sarebbe stata una serata come le altre. Ad aprirmi infatti venne una donna bellissima dai capelli rosso rame, con un fisico a dir poco statuario, fasciata in una abito di pelle verde, che senza dire nulla, mi mise un collare abbastanza spesso, al quale agganciò un lungo guinzaglio, per poi condurmi nella sala centrale del dungeon, dove c’attendeva Anastasia.
    
    “Melissa mia piccola puttana sodomita.” mi disse la mia Mistress non appena entrammo nella sala ...
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