1. Benevolenza lacrimevole


    Data: 06/04/2020, Categorie: 69, Sensazioni Sesso di Gruppo Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    E’ insolitamente emozionante e sorprendente trovarsi adesso qua nel menzionare accennando di quell’incantevole stagione trascorsa, perché &egrave come compiere inevitabilmente un ripescaggio profondo nei meandri delle rievocazioni, il citare recuperando intensamente delle percezioni per il fatto che sono trascorsi più di quindici anni, malgrado ciò esistono alcune cose che m’annodano, ancorandomi inseparabilmente a quei lascivi e peccaminosi attimi e a quelle dissolute e magnifiche giornate. Dentro di me, infatti, la quotidiana inoperosità assieme a quell’inerzia mi stava al presente ostacolando, giacché in quelle specifiche e assedianti giornate non avevo disposizione né volontà di pianificare le ferie, perché ogni qualvolta che ponderavo a esse, immancabilmente non ero capace di ripescare niente che concretamente m’incuriosisse. Durante la totalità della giornata bighellonavo per il capoluogo senza traguardo alcuno visibilmente frustrato e insoddisfatto. In modo estemporaneo la gradita sorpresa che mi fece al telefono Letizia allontanò in maniera spontanea i miei bui propositi rallegrandomi annunciandomi:
    
    ‘Ciao bel fusto, che ne diresti di farmi visita in Tunisia qui a Gab&egraves? Per l’occasione ho locato un enorme caseggiato unitamente a dei miei amici stranieri di vecchia data che auspicano di spassarsela, però loro partiranno prima lasciandoci in tal modo lo stabile tutto libero per noi. Acciuffa l’aereo, adesso spero che non farai l’inattivo e il perenne ...
    ... svogliato, t’aspetterò’.
    
    In quella speciale congiuntura o forse per l’atmosfera gioiosa che irradiava Letizia tutto ciò mi persuase, perché nella giornata successiva io stavo puntualmente atterrando all’aeroporto di Tozeur-Nefta con un gran spumeggiare di calca proveniente da ogni parte della nazione. Dopo lo sbarco un tassì mi conduce velocemente verso la città portuale. La fragranza di quel posto m’inebria, le palme da datteri mi fanno da contorno rasserenandomi, quel profumo unico ti fa comprendere d’essere alla fine in vacanza. Al porto di Gab&egraves c’&egrave Letizia che m’attende, in breve mi spiega con dovizia che Gab&egraves &egrave l’unica oasi sul litorale del Mediterraneo, circondata da spiagge di sabbia fine. Il suo vasto palmeto &egrave un vero incanto e la sua città vecchia si distingue per la sua atmosfera genuina. Ma Gab&egraves &egrave soprattutto la porta d’ingresso verso il Sahara, l’inizio d’un viaggio fra creste e colline aride, tende di beduini e vecchi villaggi berberi. Qui si scoprono delle tradizioni viventi e dei modi di vita ancestrali, come il sorprendente villaggio troglodita del monte Matmata.
    
    Io e Letizia ci conosciamo da tanto tempo, lei in verità non &egrave avvenente, passa persino inosservata, tuttavia ha sempre un sorriso che t’ammalia conquistandoti in breve tempo, perché soltanto i suoi occhi sorridono, l’altra indole del suo aspetto fa comodamente il resto. Abbiamo trascorso congiuntamente tre anni di ferie nello stesso luogo, io amante ...
«1234...9»