1. La scuola è finita c'è tempo per altro


    Data: 04/04/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: attxpas, Fonte: Annunci69

    La scuola è finalmente finita, iniziano le vacanze e avevo oramai capito che le ragazzine non mi interessavano per nulla. I ragazzi si invece, eccome! Nella mia classe avevo adocchiato un ragazzo che era piuttosto remissivo, sulle sue e con pochi, zeri amici. L’ultimo giorno di scuola ho buttato la mia carta li per li è rimasto un po’ sorpreso poi ha acconsentito. Avevo scelto di andare da lui perché sapevo che durante il giorno non c’era mai nessuna invece a casa mia c’era sempre mia mamma.
    
    Un volta in casa gli ho chiesto: Gli ho allora spiegato che farlo in due era ancora più bello. Sulle prime è rimasto un po’ così, senza sapere bene che fare, allora mi sono avvicinato, con un braccio l’ho preso per la vita e con l’altra mano sono scivolato nei suoi pantaloni e poi nelle mutande. Il suo pene era già bello duro, come il mio d'altronde. Gli ho abbassato i pantaloni, preso in mano il suo bell'uccello ed ho iniziato a massaggiarlo: su, giù e sempre più in fretta. Lui ha iniziato ad ansimare a dirmi di continuare, di andare più velocemente. Alla fine è venuto con il suo poco succo in un urlo di liberazione. Detto e fatto in un attimo i miei pantaloni erano per terra, così come le mutande. Me lo ha guardato un po’ poi ha iniziato. Non stavo più nella pelle, avevo trovato la persona giusta.
    
    Già allora avevo capito che volevo essere colui che chiede all'altro, e così è stato. Dopo un po’ anch'io ho schizzato il mio liquido ed è stato bellissimo non vedevo l’ora di ripetere ...
    ... l’esperienza. La sua risposta non poteva che essere Siiiii!
    
    Passati tre giorni gli telefono e lui accetta subito di incontrarmi. Abitavamo abbastanza vicini per cui in cinque minuti ero da lui in maglietta e pantaloncini corti. Ci andammo subito, mi sdraiai e mi tolsi la maglietta. Fu una goduria indescrivibile. Per la prima volta venivo baciato e leccato sul collo e il torace. Gli presi la testa fra le mani e la spinsi sempre più in basso, delicatamente ma con decisione. Penso che capì subito quello che volevo. Mi tolse i pantaloncini e rimasi completamente nudo. Smise di baciarmi e mi prese il cazzo in mano. Era duro e voglioso. Non fu subito convinto ma ancora una volta spinsi delicatamente la sua testa verso il mio membro in tiro. Lo prese subito in bocca. Ah che piacere, non avevo mai provato nulla di simile. Sentirlo avvolto da una bocca calda, con la lingua che lo succhiava, fu divino e dovetti veramente trattenermi per non venirgli in bocca. Rimasi a guardarlo e pensai che anche il suo buchetto poteva essere mio. Ne parlammo insieme, sdraiati nudi sul suo letto in una tiepida giornata di giugno. Poi mi disse . Non ci pensai due volte ma l’inesperienza ci giocò inizialmente contro. Anche se era in tiro non riuscivo a penetrarlo. Cambiammo più volte posizione, ma niente non voleva entrare. Allora misi un po’ di saliva sulla cappella e la situazione migliorò un po’, ma non del tutto. Ed ecco la soluzione partorita da due giovani alla prima esperienza: perché non ungere ...
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