1. Schiava anale (seguito di Tripla verginità


    Data: 04/04/2020, Categorie: Anale Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Autore: MasterBg, Fonte: xHamster

    Il giorno dopo averla aperta in ogni buco disponibile, la chiamai. Come pensavo, rispose subito, con una voce flebile, provata. Parlammo un pò al telefono, lei era molto combattuta, diceva di amarmi, ma anche che quello accaduto il giorno prima, l'aveva molto spaventata. Cercai ovviamente di rassicurarla, facendole credere che era la sua bellezza, il suo fascino, il mio amore nei suoi confronti, che mi aveva eccitato in modo così incredibile, da farmi perdere la testa. Alla fine lei, ingenua come poche, credette alle mie parole.
    
    Io sono un grande bastardo, mi stanco subito delle donne. Una scopata, due al massimo, e poi cambio. Non per niente sono single da sempre e non ho nessuna voglia di impegnarmi. Lei però mi dava qualcosa di diverso, mi faceva pensare che, giustamente stimolata, sarebbe stata capace di subire di tutto. Così, uscii con lei ancora tre volte, e per tutte e tre le volte mi presi ciò che volevo da lei. Da vergine con i buchi stretti, l'avevo ben allargata nel giro di pochi incontri. Lei subiva ogni penetrazione, vaginale o anale, nella totale partecipazione, era un continuo orgasmo, un continuo subire sborra in ogni dove. Però, come detto sopra, mi stanco facilmente. Lei poi non era nemmeno una strafiga, quindi mi era più facile stancarmi. Le avevo aperto entrambi i buchi, le avevo scaricato la mia sborra nel culo, in figa, fatta ingoiare a più riprese. Non potevo chiedere altro, pensavo.
    
    Invece, qualche giorno dopo, parlando con due miei amici, che di ...
    ... figa ne vedevano poca, maturai l'idea di fare un'ultima uscita con lei, ma non da soli. La chiamai proponendole un'uscita a quattro, senza specificare che gli altri due sarebbero stati altri due uomini. Le imposi, perchè di suo non l'avrebbe mai fatto, di vestirsi poco, con un mini abito senza calze, scarpe con tacco e ben truccata. Andai a prenderla a casa, come al solito, e quando la vidi uscire, sorrisi soddisfatto. Era una ragazza normale, come già detto forse anche tendende al bruttino, ma così tirata, da troione da combattimento, me lo faceva venire duro. Per scaldare l'atmosfera, mentre andavamo al ristorante, le feci mettere la testa tra le mie gambe in un prolungato pompino. Ormai lei era completamente sottomessa a me, era la mia schiava sessuale, accettava ogni cosa le volessi fare. Prima di arrivare al ristorante mi svuotai le palle gonfie nella sua gola golosa, che non ne perse una goccia.
    
    Quando entrammo, i miei amici mi aspettavano già seduti. La sua espressione, un misto di curiosità e timore, era impagabile. Conosceva la mia perversione sessuale, quindi, probabilmente, immaginava già cosa l'aspettasse. La cena fu piuttosto tranquilla. I miei amici sbavavano dietro a lei, d'altra parte, con la fame di figa che si trovavano, anche una normale come lei, così tirata, li faceva eccitare a bestia. La cena si prolungò anche fin troppo, per i miei gusti. Non vedevo l'ora di portarla a casa, e mettere in atto il mio perverso piano. Salimmo in macchina, i miei amici ...
«123»