1. Gelato al cioccolato


    Data: 03/04/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: orsonaked, Fonte: Annunci69

    Fa un caldo terribile; come tutti i giorni ormai mi sono recato nel parco dove cerco di restare immobile all'ombra dei grossi alberi da fusto, sdraiato sull'erba in attesa di un alito di vento che non arriva. In lontananza alcuni bambini schiamazzano correndo: li guardo con invidia:
    
    - "Dove trovano le forze? Vorrei poter tornare ad avere quell'eta'" penso ridacchiando.
    
    Solo il pensiero e la vista di tutta quella vitalita' mi fa scendere rivoli di sudore sulla fronte, fino ad entrarmi negli occhi procurandomi un fastidioso bruciore.
    
    - "Ok ora basta, devo trovare un rimedio" penso sconsolato e nel girare in tondo lo sguardo si materializza davanti a me una gelateria, fuori dal parco al di la' della strada.
    
    - "Cazzo un gelato! E' quello che ci vuole" dico rinvigorito tra me e me e con un ultimo guizzo di vitalita' mi alzo dall'erba e raggiungo il negozio in pochi istanti.
    
    Sono passati solo tre minuti e sono di nuovo sulla porzione di prato, all'ombra a gustarmi il gelato, freddo, gustoso, corroborante. Affondo le mie labbra arse dal calore sulla stracciatella fredda che al loro contatto si scioglie ancora di piu' e sotto forma di liquido scende nel mio esofago procurandomi un piacere immenso. Ripeto l'operazione avvolgendo completamente la palla di gelato sul cono con la bocca e facendola uscire piano piano, tenendo le labbra serrate a ventosa, allungandola a punta, mentre con la lingua ripulisco dalle mie labbra cio' che vi e' rimasto attaccato.
    
    Solo in quel ...
    ... momento mi rendo conto della sua presenza: un uomo di colore, leggermente in disparte rispetto ad un gruppo di suoi connazionali mi guarda con gli occhi sbarrati mentre con la sua mano si accarezza il membro visibilmente indurito anche se coperto dalla stoffa dei pantaloni. Subito non capisco ma piano piano mi rendo conto di come i suoi occhi si allarghino e la sua bocca si spalanchi ogni volta che la mia avvolge il cremoso gelato che viene modellato dalle mie labbra assetate.
    
    Sete....la sete non sta diminuendo e mi rendo conto che non e' sete di acqua ma di altro. Il parco e' grande e in fondo, lontano da sguardi indiscreti vi e' il capanno degli attrezzi; ormai la voglia e' tanta cosi mi alzo improvvisamente e mi ci dirigo senza starci a pensare troppo. Mi volto e lui e' a soli cinque passi da me: avevo visto giusto.
    
    Giro l'angolo del capanno e nemmeno ho il tempo di finire il mio cono che l'uomo mi si para davanti, slaccia la cinta e fa cadere a terra i suoi larghi pantaloni di tela, rimanendo completamente nudo dalla cinta in giù e mostrando un cazzo di notevole lunghezza, scappellato e vibrante; meravigliosamente largo e possente, attraversato centralmente da una grossa vena che lo irrora prepotentemente. La cappella larga, contornata da bordi spessi e carnosi e' completamente libera dalla pelle del prepuzio e sotto l'attaccatura dell'uccello penzolano due scure susine. La camicia sbottonata lascia intravedere un fisico asciutto quasi completamente glabro se non per ...
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