1. Luke e Gale – 4


    Data: 03/04/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Incesti Autore: Naughty_Bard, Fonte: RaccontiMilu

    ... riportò all’ingresso. Cominciò a singhiozzare di rabbia, sentiva una tempesta dentro, che non sapeva come far esplodere. Si imbatté nella madre di Luke. La donna aveva un vassoio in mano con un bicchiere di tè freddo. Lei la guardò con lo stesso odio riservato a Luke e le disse:
    
    ‘Complimenti per suo figlio signora! E’ riuscito proprio bene!’ dopodiché uscì dal portone sbattendoselo dietro. Gale sorrise dolcemente e si toccò la pancia con lo sguardo perso nel vuoto. Disse piano alla sua ospite ormai uscita dalla stanza:
    
    ‘Lo so tesoro! E presto lo capirai anche tu!’
    
    Entrò nel salone e trovò Luke dove l’aveva lasciato, solo che non aveva i pantaloni addosso. Il suo meraviglioso pene se ne stava moscio e bello umido a riposare dopo tanto lavoro. La donna gli chiese:
    
    ‘Tutto come previsto amore?’ Gli si inginocchiò davanti e lui prese il bicchiere di tè dal vassoio. Bevve un gran sorso. Con l’altra mano prese un telecomando e di colpo il grande schermo si illuminò:
    
    ‘Ok, va bene, che cosa devo fare?’
    
    ‘Mettiti in ginocchio e implorami di succhiarmi il cazzo!’ la scena appena avvenuta si ripeteva sul ...
    ... televisore.
    
    ‘Direi di si ma’!’ le sorrise illuminando tutto il suo mondo ‘Ora voglio rivedermi lo spettacolo… però sono tutto sudato… tu ti sei lavata la bocca dopo avermi leccato i piedi?’ le chiese con quello sguardo furbo e la voce da bambinone cresciuto che chiede qualcosa alla sua adorata mamma.
    
    ‘Si amore.’ le rispose lei premurosa.
    
    ‘Ok, allora puoi cominciare.’ replicò lui contento. La donna tirò fuori la lingua e si gettò a leccare i suoi addominali, gustandosi il sudore salato del suo padrone.
    
    ‘Come sei brava ma’! Rebecca è ancora anni luce da te!’ che pensiero gentile, si disse la donna tra sé e sé. Il cuore le si colmò di gioia. Stava per ringraziarlo ma:
    
    ‘Comincia dalle ascelle però, lo sai quanto mi sudano. Voglio intrecciare le mani dietro la testa ma il puzzo è micidiale! Leccale bene, bene!’ non la stava neanche più guardando quando cominciò a pettinare e strizzare con amore quell’odorosa peluria. Era preso dal filmato che aveva appena girato, quello dove quella ragazza dai capelli rossi, ancora all’oscuro di tutto, gli aveva regalato una performance che avrebbe firmato la sua condanna a morte. 
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