1. Eroticum - 2: la lunga cosa nera del bagnino.


    Data: 26/09/2017, Categorie: Etero Autore: Ipsell69, Fonte: Annunci69

    Prima di raccontarvi la mia storia, penso sia doveroso, raccontarvi un pochino del mio passato.
    
    Dovete sapere che fin da piccola, ho sviluppato un bel seno, già alle elementari andavo in giro con una seconda piena.
    
    Ci misi poco a capire il concetto, che potevo avere qualunque cosa, bastava permettere ai maestri e bidelli di accarezzarle…
    
    Non pensate che la promozione e i bei voti li abbia ottenuti così, no, li ho ottenuti con il duro studio. Il resto era solo un gioco.
    
    Spesso andavo dagli zii a dormire e quando zia non c’era, io e zio facevamo un gioco, chiamato ‘tettolina hop hop’ .
    
    Era molto semplice come gioco, dopo che zio mi faceva il bagno, rigorosamente senza spugna e tanto sapone e la mani di zio da tutte le parti, appena asciugata per bene (vedevo la cosa nelle sue mutante che cresceva) e poi messa a cavalcioni, saltellavo allegramente tutta nuda con la mia seconda che ondeggiava allegramente.
    
    Quand’era l’estate, io, mio zio e i suoi amici andavamo al mare, di solito era in una spiaggetta isolata in cui potevamo stare tutti nudi.
    
    Essendo io la loro pupilla, noi giocavamo tutti insieme, sapete no? Strusciatine, carezze e bacetti a quelle cose strane che hanno gli uomini in mezzo alle gambe (adesso so come si chiama, tranquilli).
    
    Ancora una volta io e mio zio giocammo ancora una volta a ‘tettolina hop hop’ , saltando sulle sue ginocchia ma qualcosa andò storto, perchè scivolai e sentii l’uccello di mio zio entrarmi dentro tra le ...
    ... cosce.
    
    Stavo per urlare per il dolore ma a questo punto mio zio incominciò a saltellare.
    
    Era una nuova emozione sentire quella cosa che faceva su e giù e la successiva ondata di piacere che ne derivò mi lasciò in estasi.
    
    Inutile dire che anche gli altri vollero partecipare e così per tutta l’estate feci molte esperienze: davanti, di dietro (anche se non è che mi piaccia molto) e di bocca.
    
    Furono estati meravigliose che purtroppo finirono, perché per motivi di studio fui costretta a trasferirmi in un’altra città.
    
    Di tanto in tanto andavo a trovare mio zio e i suoi amici… ma non era più come prima.
    
    Capitò per caso, anche perché dopo che mi fui trasferita misi la fica ehm la testa a posto; ero al mare e sebbene io abbia avuto un comportamento abbastanza libertino, al mare ho sempre messo il costume intero e spesso ridacchio di quelle povere sfigate, che per valorizzare quello che non hanno portano costumi con il push-up.
    
    Nel mio costume interno le forma ben armoniose sono ben contenute e le mie tette arrivate ad una terza abbondante, non debordano.
    
    Quest’estate, nello stabilimento in cui vado spesso, mi accorgo del nuovo acquisto; un senegalese di due metri che ogni volta che mi vedeva si toccava lì, sorridendo.
    
    Sybil, questo era il suo nome, già si era fatta fama di ‘sventrapapere’ dalle bariste, alla moglie del direttore e alcune allegre bagnati erano passate sotto la sua fava, la cui lunghezza aumentava da racconti in racconti.
    
    Una delle voci che giravano, ...
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