1. 108 – La mia Laura e il mio “regalo” di compleanno


    Data: 28/03/2020, Categorie: Cuckold Etero Sesso di Gruppo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    La mia domanda è: Che cazzo posso regalare a Laura che compie trent’anni?
    
    Come spesso succede, la risposta è insita nella domanda e quindi ho pensato di regalarle un bel cazzo! No, non finto, tipo quelli di gomma o di lattice, rosa, neri o color pelle. No, parlo di un cazzo vero, un cazzo al quale c’è attaccato un uomo. Lei compie gli anni il giorno ventisei di dicembre e per quella data devo riuscire a portarle a casa il mio regalo.
    
    Questo io pensavo quindici giorni or sono, proprio quando lei si adoperava a farmi notare nelle vetrine del centro commerciale, una infinità di anelli, braccialetti e collanine. Io che sogghignavo dentro di me pensando al regalo che le avrei donato la sera di Santo Stefano. Finalmente il giorno ventidue, in palestra individuai il tipo che faceva per me. Lo notai negli spogliatoi, sui venticinque anni, bruno, occhi azzurri, alto sul metro e ottantacinque, fisico palestrato, un bel tipo insomma. Attesi di osservarlo meglio sotto la doccia e quando lo vidi mi convinsi ancora di più che poteva essere proprio lui il mio dono per Laura. Io che frequento la palestra almeno tre volte la settimana, mi posso vantare di aver visto un sacco di cazzi. Grandi, piccoli, lunghi, corti, stretti, larghi, incappucciati, scappellati, insomma un assortimento molto variegato e complicato da descrivere.
    
    Spesso poi succede che ad un fisico muscoloso e pompato corrisponde un pisellino che al confronto di tanta massa muscolare fa veramente ridere. Invece lui era ...
    ... come dire, proporzionato, due grosse palle e un cazzo di tutto rispetto. Non avevo il centimetro negli occhi ma ce l’aveva all’incirca sui venti a riposo e di questo ne ero perfettamente sicuro. Pensavo a cosa dirgli, che faccio, vado da lui e gli chiedo se vuole scoparsi la mia donna? Ero incerto sul da farsi, poi presi il coraggio a quattro mani e mi infilai anch’io sotto la doccia, quella attigua alla sua.
    
    Glielo guardai ancora bene da vicino e lo vidi un po’ cresciuto in confronto a poco prima. Probabilmente lavandoselo, come spesso succede, il membro era un po’ gonfiato e appariva ancora più grosso e lungo. Sperando che non fosse gay e approfittando che in quel momento eravamo soli, gli chiesi se voleva fare l’amore con la mia donna. Mi guardò e si mise a ridere, non sguaiatamente, ma rise di gusto, poi mi chiese se a me non veniva più duro ed io lo rassicurai che non si trattava di quello, ma che avrei voluto fare un bel regalo alla mia donna e magari con lei avremmo potuto giocarci tutti e due assieme. Gli specificai anche che io sono bisessuale convinto e che se anche lui lo era magari”
    
    A confermare la cosa lui mi toccò il pene dicendomi che, in quanto a cazzo, anch’io non scherzavo per niente. Fu la volta che toccò a me ridere di gusto. Così, come da accordi, il giorno ventisei verso le diciotto, Paolo suonò alla porta di casa mia e di Laura. Avevo programmato tutto mandando la mia splendida donna a ritirare le mie camicie dalla lavanderia e così ebbi il tempo ...
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