1. Senza pressione alcuna


    Data: 28/03/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Lei si era ricordata accuratamente della storiella sugli svedesi e dei loro inesauribili e interminabili preliminari, che lui le aveva diligentemente raccontato la volta precedente galvanizzandola a dovere. Tutto sommato, loro due, avevano sempre riservato poco tempo alle fasi iniziali del rapporto sessuale, e per quell’incontro aveva deciso e in ultimo disposto che avrebbero inaugurato il rituale con l’esordio ‘alla svedese’, per poi concludere immancabilmente quell’atto ‘all’italiana’. Erano appena entrati in quella stanza e lui l’aveva già afferrata per la vita tentando di baciarla con quel suo modo brioso ed esuberante di chi ha fretta e premura di concludere:
    
    ‘No dai, aspetta, non avere fretta, il bello verrà in seguito’ – aveva espresso lei in modo accattivante e per di più paziente, sfiorandogli le labbra con la mano.
    
    Lei voleva rendere tutto degnamente eccitante e giustamente stimolante, per il fatto che quell’atto doveva essere gremito di desiderio e di fantasia a cominciare proprio dai baci, pertanto lei gli aveva passato la lingua sulle labbra con un modo di fare erotico, inebriante e voluttuoso, poi gli era scivolata sul petto cominciando a svestirlo e ad accarezzarlo su tutto il corpo, infine gli aveva abbassato i pantaloni e continuando a baciarlo gli aveva toccato i genitali e poi il pene, trovandolo peraltro già consistente, intemperante e smanioso di desiderio. In seguito lei si era spogliata davanti a lui, scoprendo una biancheria intima quasi ...
    ... invisibile su quel corpo dal colore dell’ambra, successivamente gli aveva agguantato le mani invitandolo ad accarezzarla, a baciarle i capezzoli e a infilarle una mano tra le gambe, dove comprensibilmente lui sapeva già che cosa avrebbe trovato.
    
    Al presente quell’eccitazione cominciava a crescere a dismisura e la voglia di farla sua quasi prendeva il sopravvento, però lei non voleva ancora concedersi dissuadendolo e trattenendolo oltremodo. Lo afferrò per la mano e lo trascinò davanti a quell’enorme specchio, s’adagiò pigramente sul tappeto appoggiando i gomiti e divaricando le gambe, intanto che lui rimase in piedi nudo dietro di lei. Dopo si sfilò le mutandine e con le gambe divaricate davanti a quello specchio cominciò a abilmente toccarsi, a infilarsi le dita dentro la fica e a leccarsele, mentre lui la guardava azzardando e tentando di resistere:
    
    ‘Afferra il vibratore, su coraggio, sì, proprio quello là sopra colorato che vedi’ – gli aveva manifestato a un certo punto lei elettrizzata ed esaltata, lui glielo passò infilandoselo dentro le gambe e cominciando ad agitarselo giocherellando e stimolandosi il clitoride, mentre continuava a toccarsi con consumata bravura ed estrema perizia, mostrandogli la sua preziosa gemma in attesa.
    
    ‘Adesso avvicinati e mettimelo in bocca, perché voglio gustarmelo tutto, così come piace a me’ – gli annunciò lei carica ed eccitata a dovere.
    
    Lui ubbidì sottostando come un automa e si ritrovò il suo pene dentro la bocca della donna, dove la ...
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