1. Dalia - cap. 21: in panne


    Data: 14/03/2020, Categorie: Tradimenti Autore: DonEladio, Fonte: Annunci69

    Un sorso di caffè dal thermos, finestrino socchiuso per far uscire il fumo della sigaretta tra le dita, Virgin Radio ad accompagnarmi lungo l’ autostrada semideserta: ho sempre adorato viaggiare di notte, lontano dal traffico e dal sole cocente dell’ estate inoltrata; mi aspettava un lungo viaggio fino in Basilicata dove ci attendevano mia madre, i miei suoceri e Jasmine, e poche ore di sonno avevano preceduto la partenza nel pieno della notte.
    
    All’ altezza del nodo di Bologna mi soffermai qualche istante a guardare Dalia al mio fianco, che aveva mantenuto per poche ore la consueta promessa di tenermi compagnia prima di assopirsi sullo schienale leggermente reclinato: il viaggio che ci attendeva era lungo e ci avrebbe accompagnato un caldo umido e appiccicoso, pertanto indossava una minigonna di jeans e una mia canottiera; già, la canottiera… Dalia è alta 1.70 per 55 kg, mentre io sfioro i 1.90 e supero i 100kg, per cui le mie canottiere le potrebbero fare da abito; ciononostante lei adorava indossarle, aveva preso il vizio di rubarmene un paio quando eravamo fidanzati e le indossava come pigiama, per sentirmi su di lei anche quando non dormivamo insieme… tenera… Alcune le usava così come sono, senza nulla sotto, come vestito da casa; altre le indossava con gli shorts, pertanto le tagliava appena sopra l’ ombelico: per questo viaggio, in tappa unica solo io e lei e in gran parte notturno, scelse la comodità e optò per una di queste; adesso, addormentata ed inerme in ...
    ... balia delle curve e delle oscillazioni del veicolo, non coprivano un bel nulla, dato che un seno era sbucato fuori quasi completamente dalla spallina sinistra e l’altro faceva capolino al centro; al di sotto del taglio sartoriale (non più di 5 dita dallo scollo, in effetti questa l’aveva tagliata molto in alto, sembrava quasi un reggiseno, ma molto più largo e senza sostegno) il mio sguardo seguì il suo ventre oltrepassando l’ ombelico decorato da un piercing con pendente di cristallo, e giungendo alla minigonna, che era risalita lungo le cosce al punto da far intravedere le grandi labbra scoperte da ogni genere di mutandina, ormai abolite del tutto; le sue meravigliose gambe tornite ed abbronzate si abbandonavano lungo la seduta fino a scendere ai piedi, curati, smaltati di rosso e decorati da cavigliera, anellino al secondo dito e tatuaggio, che erano evasi dagli zoccoletti tacco 10 di vernice rossa che giacevano sul tappetino.
    
    La conoscevo ormai da quasi 20 anni, l’avevo vista in tutti i modi, scopata in tutti i buchi e vista sbattuta da chiunque sotto i miei occhi, eppure non riuscii a non ritrovarmi in un istante con un’ erezione poderosa; diedi uno sguardo fugace all’ autostrada mentre gettavo il mozzicone dal finestrino, poi con la mano destra la accarezzai dolcemente il seno, continuai sulla pancia e arrivai all’ orlo della minigonna, che sollevai un po’ fino a scoprire completamente la sua fica, che aveva accuratamente depilato prima della partenza lasciando solo un ...
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