1. Banished


    Data: 27/02/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Feticismo Hardcore, Autore: LidiaSissy, Fonte: xHamster

    ... cella al nuovo inserviente. “La cella è completamente autonoma. Di notte le celle si spostano, in modo da non tenere mai il prigioniero nella stessa posizione, per evitare evasioni. In più le celle non possono essere sbloccate prima del periodo di verifica manuale. Il cassetto della cella dove abbiamo messo MB024, tra tre mesi, si posizionerà in modo da consentire la verifica, ma non si aprirà fino a quando non ci sia il consenso manuale. Se il consenso non dovesse arrivare entro 30 minuti, la cella si bloccherebbe nuovamente per altri 3 mesi. Le celle verificano costantemente il livello di gas che fuoriesce dai polmoni del prigioniero, ogni settimana viene effettuato il test delle urine e le analisi del sangue. Se è tutto a posto, il computer della cella può decidere di non fare svolgere il controllo manuale, anche se di solito non lo fa. Le celle lavano i prigionieri ogni 12 ore, con una speciale mistura di acqua e detergenti neutri. Il sistema è infallibile”. L’inserviente non credeva ai suoi occhi, né alle sue orecchie. Possibile che tali reati meritassero pene più dure degli omicidi? Alzò le spalle, si girò, e si incamminò con il gruppo che abbandonava il ...
    ... reparto di isolamento del carcere.
    
    Era buio. Buio e silenzioso. Lidia respirava. E pensava. Piangeva, singhiozzando silenziosamente. Non poteva fare altro. Cominciò a sentire il sistema di sopravvivenza alimentarla, mandandole nello stomaco qualche liquido nutritivo. Effettivamente, la fame le era passata. In completa autonomia, il sistema raccoglieva i suoi dati vitali, effettuava pulizie approfondite del suo intestino. Immobile, imbavagliata, incatenata in una cella elettronica. A volte, pensava, forse era esattamente quello che aveva sempre desiderato segretamente. Ma ora era drammatico. Nessuno sapeva che fine avesse fatto. Forse solo Valentina, ma.. non sapeva cosa pensare di lei.
    
    Con un lieve fremito, la cella si mosse. Era arrivato il momento di cambiare posto. Forse, l’unica cosa che Lidia poteva fare, era contare il numero di spostamenti della cella. Ma…
    
    .. all’improvviso, sentì qualcosa colpirla in volto. Uno schiaffo. “Lidia??”. Sentì chiamare. Aprì lentamente gli occhi… e si ritrovò incatenata al palo al quale si era legata da sola, forse alcune ore prima. “Lidia.. sei svenuta.. mi dispiace.. ho avuto un contrattempo”. Era la voce di Padrone Mauro. 
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