1. Insolita avventura notturna


    Data: 26/02/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Paolino99, Fonte: RaccontiMilu

    ‘Lo sapevo, anche stasera ho fatto tardi e tra una storia e l’altra ho dovuto fare due ore di straordinari.’ – La donna che con passo svelto si dirigeva verso la sua macchina pensò questo; l’unica persona nell’immenso parcheggio dell’ospedale a tarda notte. Il leggero vento gli fece percorre un brivido lungo tutta la schiena aprendogli un lembo del giaccone sbottonato lasciando intravedere la vesta da infermiera.
    
    ‘Ma domani mi sentiranno, mi sono rotta di dover lasciare la macchina lontano e di farmela tutta a piedi e da sola di notte, questo parcheggio mi mette i brividi’ – e si guardò intorno ma quasi con gioia non vide nessuno se non le solite macchie parcheggiate in solitaria desolazione.
    
    Improvvisamente da dietro vide un’ombra ma non fece in tempo a fare nulla, sentì un dolorino in un braccio come un pizzico e dopo pochi istanti la testa iniziò a girargli, la vista iniziò ad appannarsi e svenne come morta, sorretta da due misteriose braccia di un uomo.
    
    Samantha aveva freddo, sentiva i brividi su tutto il corpo e si sentiva la bocca imbavagliata e aveva le mani e i piedi intorpiditi e non riusciva a muoverli, furono questi sintomi che la fecero immediatamente piombare di nuovo alla realtà. Era legata a un letto con degli stracci, mani e piedi. Ed era tutta nuda per questo sentiva freddo. La testa la poteva muovere ma non riusciva a vedere molto, era avvolta nella penombra di una cantina anche se i muri erano puliti e sgombri da ogni cosa; una stanza ben sotto ...
    ... il normale piano stradale, arredata in un modo molto spartano che comprende un letto, una piccola stufetta elettrica a un angolo della stanza e un tavoli ma che non vede bene da quella posizione; insomma un posto perfetto per gridare per ore intere senza la possibilità di essere sentita da nessuno.
    
    Se il suo orologio biologico non aveva dato i numeri doveva essere ancora notte, non sentiva di aver dormito più di tanto forse un’ora al massimo. Si sentiva la gola secca e le labbra iniziavano a screpolarsi per via della benda che gli bloccava la voce e la bocca ma senza fargli male per fortuna.
    
    Mille domande e dubbi si fecero largo nella sua mente e la calma che era sempre stata un suo pregiò svanì di colpo e pian piano si fece largo in lei un’atroce paura e un brivido freddo gli sali lentamente la schiena mordendogli la schiena nuda e liscia.
    
    ‘Perché proprio io, perché non sono rimasta ancora dentro all’ospedale a cercare qualcuno che mi accompagnasse! Ora mi violenta e poi mi uccide. Oppure mi uccide subito. E se non fosse una sola persona? Oddio ancora sono giovane per fare una simile fine…’
    
    I suoi pensieri furono interrotti da una porta che si apriva e un cono di luce invase la stanza e comparse una figura, un uomo per quello che poteva vedere Samantha.
    
    L’uomo in questione spense la luce nell’altra stanza, chiuse la porta dietro di se e accese le luci della cantina, inondando la stanza di una forte luce gialla. E la luce illuminò anche l’uomo. Capelli neri, ...
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