1. Gradirei esporti tante cose


    Data: 25/02/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Io avevo bisogno d’alternare le mie ricorrenze, eccezionalmente di variare i miei ritmi, perché calzavo urgentemente dentro me stessa la sana ambizione, impellente il morale desiderio e l’integra occorrenza di te, essendo tu così festoso, perspicace, sbarazzino e in ultimo seducente, nel tuo sensuale modo d’essere e di presentarti. Le tue idee, viceversa, appassionate, cultrici e raggianti m’hanno irrimediabilmente scaldato in maniera convincente, riportandomi ben presto a discussioni lontane, perché improvvisamente in maniera suadente ed efficace ho notato in ultimo d’essere più amichevole e oltremodo divertente, persino disposto allo scherzo, come da molto tempo non m’accadeva d’essere.
    
    Ti dirò che è stata con tutta franchezza una scoperta comprensiva, condiscendente, insolita e piacevole sia nell’anima quanto nel corpo: io ho cominciato a fissarti squadrandoti con gli occhi diversi e devo francamente ammettere che ogni giorno che passa mi sembri più desiderabile; a dire il vero le minuzie del tuo viso che mi erano in origine persino sfuggite, ebbene sì, adesso esamino il tuo fisico disadorno e indifeso, sfioro la tua epidermide e assaggio le tue interiori familiarità gustandomi i rifugi più nascosti. Mi piace il tuo modo d’infiammarti mentre parli, mi piace sentirti gemere quando m’intrufolo dentro:
    
    “Senza fretta, fa’ piano”.
    
    Questi termini si sono stampati irrimediabilmente nella memoria e il mio metodo d’amare è mutato per te, perché i palpeggiamenti e i tocchi ...
    ... bruschi e decisi sono diventati accattivanti, affabili e disponibili, l’incedere congiuntamente a quell’avvicendamento afflitto, angosciato e infervorato si è in ultimo modificato per riconoscere e per rispettare i tuoi tempi, per degustarne in conclusione l’incondizionato e carico penetrante piacere. Un nuovo schema d’invaghirsi, una nuova modalità d’amare, una cognizione da difendere, in definitiva un’innovazione da custodire, perfino un’apprezzata esperienza, una brezza leggera che sta diventando pigramente e ottusamente un’insolita quanto eccezionale tempesta. Tu sei sempre più ardente, emotiva e irrazionale, io esamino e squadro i tuoi occhi modificarsi, inizialmente da benevoli e compassionevoli, successivamente in poderosi e risoluti, giacché le tue movenze dissipano e sperperano la consueta dolcezza e i tuoi baci si trasformano in morsi dispotici e maneschi. Tu sei come un serpente a sonagli con gli stessi scatti simultaneamente peraltro azzardati e insidiosi, in seguito tu sorridi baldanzosa e fiera, io ti guardo e tremo mentre m’affondi le unghie nella carne, perché i tuoi morsi sono un dolore per lungo tempo atteso, tant’è che il tuo corpo cerca e insegue il piacere adagiandosi sul mio e tutto diviene eccezionale, maestoso e sovrannaturale.
    
    Il tempo defluisce veloce come il sangue nelle nostre vene, il cuore accelera seguendo l’eccitazione, dato che la bufera dei sensi è a stento incominciata. Io ti scruto entusiasmato nel momento in cui ti curvi per mostrarmi ...
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