1. Casalinga disperata 06 – Cam


    Data: 25/02/2020, Autore: Marta_P, Fonte: RaccontiMilu

    Quel pomeriggio invernale non sapevo cosa fare in casa, avevo pulito in terra lavato e stirato tutto. Odio non aver niente da fare, soprattutto a casa. Così mi misi sul divano più che annoiata a guardare la TV. Telenovelas, talk-show, peggio ancora un talent show. Insomma, non c’era niente.
    
    Che noia! Tutta sola, mio marito al lavoro, mia figlia ormai via di casa insieme al mio G. e un metro di neve fuori dalla finestra. Non potevo neanche uscire a far due passi. Così accesi il PC di casa per controllare se avesse scritto Giorgia da Monaco. Niente neanche li. Sicché cominciai a girovagare su internet senza meta, da Google a Youtube, per passare poi su Coming Soon per vedere le prossime uscite al cinema, per poi tornare con immensa noia su Youtube a curiosare.
    
    Cambiando da un video a un altro sono arrivata alla categoria esibizionismo, dove gli uomini caricano i video delle loro rispettive mogli o fidanzate per poterli far vedere ad altre coppie di scambisti o esibizionisti. Mi incuriosivano queste donne in auto che alzavano i bordi delle loro gonne per far vedere il pizzo delle autoreggenti o i bordi delle mutandine, oppure donne sdraiate su un letto che si accarezzano le gambe, il seno, scoprendolo appena per far intravedere i capezzoli. Ne ero attratta e anche eccitata, così dopo un’oretta abbondante di video decisi sul da farsi. Presi la videocamera e controllai le batterie, era ancora carica.
    
    Bene.
    
    Pescai dall’armadio un paio di pantaloni di tela neri, ...
    ... morbidi e aderenti e una camicetta aderente bianca, mi cambiai l’intimo e indossai un perizoma bianco di pizzo coordinandolo con il reggiseno. Cominciavo a sentirmi eccitata, la sensazione di una nuova perversione mi aveva invaso e aveva già inumidito le mie mutandine, non vedevo l’ora di cominciare. Collocai un po’ di candele in giro per la stanza e le accesi per creare atmosfera. Posizionai la videocamera in un posto strategico per poter riprendere tutto meno che il mio viso, accesi la musica e feci partire la ripresa.
    
    Ondeggiai i fianchi con le mani che mi sfioravano il sedere, piano piano girai mettendo il mio sedere in primo piano. Cominciai a sfilare i pantaloni, sculettando davanti all’obiettivo e mi accarezzai il sedere con una mano, facendo passare un dito sotto lo string tra le mie natiche. Cazzo se mi eccitava. Ero rovente e volevo continuare con questa novità regalando ancora di più ai miei futuri spettatori. Mi girai ancora sbottonando uno ad uno i bottoni della camicetta, per poi passare le mani sui seni, lungo i bordi del reggiseno, lo sfilai, coprendomi i capezzoli con le mani. Ondeggiai ancora davanti alla cinepresa fino al letto, vi salii e mi chinai in avanti a pecorina abbassai appena le mutandine facendo intravedere un po’ del mio boschetto, dove tuffai le dita. Entravano in me senza indugio ero così bagnata che non ci fu minima resistenza. Continuai a masturbarmi con foga crescente, i miei gemiti riempivano la casa mentre le mie dita scorrevano sui petali ...
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