1. Graziella e la scoperta del piacere sessuale


    Data: 25/02/2020, Categorie: Lesbo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... l’altra si muoveva sul sedere nudo. Iniziò a baciarmi sul collo, poi pian piano i baci sulla schiena e poi sempre più in basso.
    
    Chiusi gli occhi e mi abbandonai;i brividi che mi scuotevano tutta.
    
    Sentivo le sue dita che passavano tra le mie labbra provocandomi delle sensazioni forti che facevo fatica a trattenere. Con la bocca arrivò sul mio sedere e inizio a baciarmelo tutto poi si fermò sul forellino e iniziò a giocarci con la lingua. Io mi inarcai indietro ancora di più cercando di facilitare il lavoro alla mia amica.
    
    Lei si sedette sul pavimento e inizio a baciarmi la fighettina.
    
    Sentivo la sua lingua muoversi sulle labbra, poi dentro, poi tornava dietro, era stupendo, non avevo mai provato sesazione del genere con un ragazzo.
    
    Ad un tratto sentii due dita che entrarono violentemente davanti; non me le aspettavo e lanciai un urlo di piacere, chinandomi ancora più in avanti.
    
    Lei continuava a leccarmi e penetrarmi con le sue mani per non so’ quanto, era stupendo.
    
    A un certo punto si fermò, si alzò e mi sussurrò:
    
    – Allora, vedo che ti e’ piaciuto
    
    Io ero senza fiato e con fatica le risposi un debole si.
    
    – Ma non e’ finita vieni con me.
    
    Mi prese per mano e ci dirigemmo verso la camera da letto, mi fece sedere sul letto e improvvisò uno spogliarello davanti a me.
    
    Era stupenda, mi era già capitato di vederla nuda ma quella sera e’ più bella che mai e sentivo dentro di me una voglia crescente di lei.
    
    La cosa un po’ mi imbarazzava ma visto ...
    ... quello che era successo prima decisi di non pensarci.
    
    Continuavo a fissarla mentre le si muoveva sensualmente, ero incantata, lei mi sorrideva e quando rimase in perizoma e reggiseno mi si avvicino’ e con voce sensuale mi disse:
    
    – Vuoi finire tu?
    
    Mi ritrovavo davanti questa statua di venere e non sapevo bene cosa fare, tirai un sospiro e allungai le mani verso quella meraviglia.
    
    Iniziai ad accarezzarle il ventre, poi con le mani salii fino ai seni, gli tolsi il reggiseno e iniziai ad accarezzare le sue mammelle.
    
    Erano sode, con due capezzoli dritti che sembravano di pietra, li prendevo con le dita e li giravo, lei continuava a stare in piedi davanti a me e sentivo che cominciava ad ansimare.
    
    Allora cominciai a baciarle la pancia e ogni tanto mi fermavo a leccargli l’ombelico, la sentivo fremere e capii che avevo trovato un suo punto debole, così decisi di dedicarmi all’ombelico mentre con le mani continuavo a strizzargli i capezzoli. Sentivo il suo odore che diventava sempre più forte, con una mano mi spostai sul suo sedere, duro e sodo.
    
    La tirai verso di me dandogli anche un pizzicotto al seno.
    
    Lei appoggio le mani sulle mie spalle e gemette forte.
    
    Spostai la mano in mezzo alle sue gambe e sentii che era completamente bagnata.
    
    Le tolsi subito il perizoma e iniziai a toccarla come lei aveva fatto a me.
    
    Mi concentrai sulla sua figa e sul suo buchetto.
    
    Era in estasi ed ormai faceva fatica a reggersi in piedi
    
    Così mi allontanai leggermente da ...