1. Ehi, scusa


    Data: 23/02/2020, Categorie: Lesbo Sensazioni Tradimenti Autore: Anolinda, Fonte: RaccontiMilu

    Quella mattina avevo deciso di accompagnare mio marito all’incontro con un nuovo cliente. Ultimamente a lui il lavoro non mancava ed erano rare le occasioni nelle quali potevo godere della sua compagnia; non facevamo nemmeno più sesso da alcuni mesi tant’è che pure la mia terapeuta mi aveva suggerito di trovarmi un’amante per sfogare le mie voglie represse. Fatto sta che quel giorno lui era appena entrato nell’edificio del suo nuovo incontro mentre io lo stavo aspettando fuori dalla macchina, perfettamente parcheggiata di fronte ad esso. Era raro trovare posto in quella zona della città per via dell’elevato traffico ma ci eravamo riusciti senza troppi sforzi. Un sole splendente unito ad una brezza primaverile rendeva lo stare all’aria aperta semplicemente magnifico. Io mi ero appena appoggiata sul cofano al lato guidatore con lo sguardo rivolto a terra finché l’esclamazione proveniente da una voce femminile mi portò ad alzare gli occhi.
    
    – Ehi scusa! –
    
    Voltando lo sguardo e tra i pochi passanti scorsi una biondina sorridente con una borsetta a tracolla dal quale spuntavano alcuni testi. Era giovane e portava dei capelli lunghi, aveva un fisico piuttosto snello le cui curve più generose erano quelle del suo fondoschiena. Era alta quasi quanto me – che sono un metro e sessantacinque – abbigliata sobriamente con una maglietta giallo canarino e dei jeans celesti. Il suo modo di camminare un pò goffo sul marciapiede mi fece sorridere e m’incuriosì a tal punto da ...
    ... permetterle di avvicinarsi.
    
    – Scusami ma volevo acquistare quest’auto e m’interessava saperne di più… Non la vedo molto in giro… –
    
    Non conoscevo ancora il suo nome e mi fece molta tenerezza. Mi alzai dalla mia seduta e le feci qualche domanda riguardo all’auto. Non ero patita di macchine ma m’interessava informarmi esaustivamente riguardo agli acquisti percui ne conoscevo egregiamente le peculiarità. Lei ne sapeva altrettanto e perciò aprendo le varie portiere le feci fare un breve tour dell’auto, mostrandole ciò che sapevo e che avevo provato in quel poco tempo che l’avevo portata. Lei mi faceva domande come se fossi una venditrice d’auto tanto da farmi pensare che poteva essere la mia nuova occupazione. Alla fine avevo soddisfatto pienamente la sua curiosità tant’è che mi stinse la mano presentandosi; Elisa. Mi chiese del perché ero lì e io le rivelai di mio marito. Lei mi invitò a prendere un caffé nella sua dimora proprio al pianterreno dello stesso edificio. Mi sembrava scortese non accettare, dopotutto sentivo il bisogno di un pò di svago, eravamo tra donne e mi sembrava una giovane simpatica e con le rotelle a posto… Cosa poteva andare storto?
    
    Accettai finendo per entrare nel suo nido composto da un ampio soggiorno abbinato ad un angolo cottura, una camera da letto e un piccolo bagnetto. Gli spazi della casa erano perfetti per due persone e arredati in maniera razionale e essenziale; ogni stanza aveva il minimo indispensabile per soddisfare i bisogni primari. L’unico ...
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