1. Amore o Follia? -7-


    Data: 16/02/2020, Categorie: Etero Autore: Mr.Goodbye, Fonte: EroticiRacconti

    Dopo quel piccolo bacio ci fu un attimo di silenzio in cui Samuele la guardò dritto negli occhi. Sorrideva, ma c'era una sfumatura, in quel sorriso, che la preoccupava.
    
    "Insieme?" le chiese.
    
    "Sì Samu. Voglio dire... abbiamo fatto pace?"
    
    Lo vide fare uun profondo respiro.
    
    "Mi sembra un po' presto per dirlo."
    
    Un cupo pensiero le oscurò l'anima. Fece fatica persino a dirlo.
    
    "Hai... hai... sì insomma... hai un'altra?"
    
    Samuele sgranò gli occhi.
    
    "Cosa? Un'altra?" e rise. "Se avessi avuto un'altra non ti avrei incontrata."
    
    Fu un sollievo enorme sentirglielo dire e reagì sorridendo. Era un'idea che non aveva preso in considerazione fino a quel momento e sentirgli dire che non l'aveva sostituita con nessuna fu una notizia fantastica.
    
    "Beh, ma allora... se tu non hai un'altra e io non ho un altro... è un po' come stare insieme, no?"
    
    La guardò un po' storto, ma c'era qualcosa in quel suo modo di fare.
    
    "Stai cercando di mettermi in buca?"
    
    Non riuscì più a trattenersi. Si fece avanti, lo cinse in un caldo abbraccio e appoggiò le proprie labbra alle sue. Sentì Samuele trattenersi, ma solo per un attimo, prima che le loro lingue iniziassero a cercarsi l'un l'altra. Lasciò che la spingesse contro la fiancata dell'auto, che le facesse sentire il proprio contro il suo. Ne trasse un immenso piacere e la sua intimità reagì senza esitazione. Era pronta a concedersi a lui anche lì dov'erano, nel bel mezzo di un vicolo del centro.
    
    Il bacio si spezzò e ...
    ... lui la guardò con quegli occhi che la facevano diventare matta ogni volta che si fissavano su di lei.
    
    "Stare insieme?"
    
    Gli posò le mani addosso, gli accarezzò il petto per poi scendere lentamente verso il basso, fermandosi solo quando raggiunse l'orlo dei jeans.
    
    "Sì..."
    
    Le accarezzò una guancia, la fissò con gli occhi che brillavano. Di colpo cambiò espressione.
    
    "Prendilo in bocca e stiamo insieme."
    
    Alessia sentì gelarle il sangue nelle vene. Non credeva alle sue orecchie. Non che non le piacesse farlo, anzi, ma non lì, in mezzo a un vicolo, come condizione per stare insieme.
    
    "Cosa..."
    
    "Vuoi stare con me? Mettiti in ginocchio."
    
    "Andiamo a casa prima..."
    
    "No. Adesso."
    
    Una parte di lei era pronta a mandarlo a quel paese. Se era un pompino quello che voleva, che lo cercasse da qualcun'altra. Come poteva essere una condizione per impegnarsi con una persona? Era semplicemente assurdo.
    
    Dall'altra però... come le faceva battere il cuore lui...
    
    Si guardò attorno. Deglutì a vuoto. Samuele era serio.
    
    "Se... se lo faccio, stiamo insieme? Davvero?"
    
    "Sì."
    
    Era una follia. Era il modo sbagliato per iniziare, o forse era meglio dire continuare un rapporto. Sapeva che, per amore di se stessa, non avrebbe mai dovuto accettare.
    
    Eppure il fatto di essere lì, in pubblico, con il rischio di farsi scoprire, scatenò qualcosa che la fece tremare non di paura, ma di eccitazione.
    
    Non disse nulla. Posò le ginocchia a terra e fece per slacciargli i ...
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