1. Smaliziato dalla porcona matura


    Data: 16/02/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: UCCELLODIROVERE, Fonte: Annunci69

    Fin da piccolo sognavo di fare l’amore, ma essendo molto timido non osavo parlarne con nessuno.
    
    Uscivo sempre con lo stesso compagno, Aldo, tutti i sabati, all’inizio del pomeriggio. Eravamo come due fratelli.
    
    Giravamo per le strade della città in cerca di ragazze. E tutte le volte che incontravamo qualcuna che ci piaceva la seguivamo, senza però avere il coraggio di fermarla. Siamo andati avanti così per anni, e i nostri desideri ormai erano diventati un’ossessione.
    
    Un sabato ero andato come al solito a cercare Aldo, quando sentii qualcuno scendere le scale. Dal rumore dei tacchi capii che era una donna; decisi di salutarla. Il rumore si faceva più vicino, scorsi dei tacchi a spillo, poi due gambe lunghe e nude. Alzai la testa con un sorriso esitante e vidi una donna belloccia, sui quaranta, molto sexy.
    
    Mi sono scansato per lasciarla passare. Lei mi rivolse un sorriso di ringraziamento ed io le dissi: “buongiorno!”
    
    Le lanciai un’occhiata verso la scollatura: quel che vidi era molto promettente. Il cuore mi batteva così forte che feci fatica a fare le due rampe di scale che mi restavano.
    
    Quando mi fermai davanti alla porta del mio amico, sentii un rumore di chiavi provenire dal pianterreno. Probabilmente la donna stava aprendo la cassetta delle lettere. Poi i tacchi ricominciarono il loro caratteristico ticchettio, questa volta salendo le scale. Suonai il campanello, svariate volte…poi una voce di donna disse: “Sono andati a fare compere, sono la vicina ...
    ... del piano di sopra.”
    
    Dissi che ero Marco, l’amico di Aldo, e lei mi trattò come se mi conoscesse.
    
    Aveva posato il piede sul primo gradino, e non potei fare a meno di notare il punto in cui comincia a formarsi la natica. Il cuore mi scoppiava. Lei mi propose di salire per aspettare Aldo, intanto mi avrebbe offerto il caffè. Accettai, ma ero molto inquieto. L’appartamento era molto grande e lussuoso, una spessa moquette ricopriva tutto il pavimento. La donna mi fece accomodare su un divano di cuoio nero e mi disse di aspettare un istante.
    
    Ritornò poco dopo con il caffè, ma aveva indossato un vestito da sera nero molto provocante. Mentre le i versava il caffè nelle tazzine, scambiammo qualche convenevole. Si era seduta davanti a me, le gambe leggermente aperte. Non sapevo cosa stesse accadendo. Mi disse che le piaceva ricevere gente, festeggiare, ma che gli inquilini del piano di sotto si lamentavano per il rumore. Poi di colpo mi disse: “Allora, andate sempre dietro le ragazzine per strada?”
    
    Farfugliai che ci limitavamo a guardarle. Continuavo nel frattempo a guardarle le gambe, e intanto il sesso mi si drizzava dentro i pantaloni. Era la prima volta che mi trovavo davanti ad una donna matura, in quelle circostanze.
    
    “Sei molto timido, vero?”- mi disse- “Dai, non mentire!”
    
    Non sapevo cosa rispondere e mi limitai a bere il caffè. Fu a quel punto che lei mi posò delicatamente una mano sul sesso. Ebbi un sussulto.
    
    “Non ti preoccupare, lasciami fare, rilassati” ...
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