1. Orgetta inaspettata


    Data: 15/02/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: batman100, Fonte: Annunci69

    ... iniziò a penetrare all’interno del suo culo e dopo un paio di suoi sospiri profondi, mi urlò un
    
    “Sììììììì!!! Sfondami il culo!” al che, le allargai bene le chiappe, e vidi il mio cazzo che spariva all’interno del suo culo come inghiottito. Era stretto, ma man mano che entravo lo sentivo cedere sempre di più.
    
    La ragazza cominciò a dimenarsi, costringendomi a rimanere fermo . Praticamente si inculava da sola.
    
    Era un piacere indescrivibile. Adesso entravo e uscivo con la stessa facilità come se lo facessi in una fica.
    
    Lei urlava e godeva, avevo anche paura che ci sentissero dalle stanze accanto, ma non me ne importava più di tanto.
    
    Con una mano le massaggiavo la fica e con l’altra le strizzavo i capezzoli e ad un tratto la sentii urlarre ancora più forte e venne con un grande e potente orgasmo.
    
    Anch’io ero al limite a dopo pochi altri colpi, le scaricai un onda di sperma caldo nelle viscere.
    
    Avevo perso il controllo di cosa facesse il mio amico e appena ripresomi, vidi che le aveva appena schizzato sulla schiena e adesso le stava colando sui fianchi la crema bianca.
    
    Eravamo esausti. Una volta uscito dal suo culo, vidi un rivolo biancastro uscire dal buco scivolare sulle labbra della sua fica. Mi guardò negli occhi e mi disse:
    
    “Mi hai sfondato, stronzo!”
    
    Ma sorrideva e lo presi per un complimento
    
    Si alzò, andò in bagno e sentii lo scroscio della doccia. Allora mi alzai anch’io e mi infilai con lei sotto il getto di acqua bollente. Ci divertimmo a ...
    ... lavarci a vicenda, toccandoci e baciandoci.
    
    Le sue curve morbide mi facevano impazzire.
    
    Uscimmo e vedemmo i nostri amici che si erano addormentati abbracciati.
    
    Allora decidemmo di uscire per lasciarli riposare, e andammo nella sua camera che era allo stesso piano.
    
    Bevemmo un cognac, sul balcone godendo dell’aria fresca della montagna. Il cielo era coperto di miliardi di stelle e lentamente ci riprese un po’ di voglia.
    
    “guarda, che non ce la faccio a farne un’altra adesso!” le dissi.
    
    “Lascia fare a me” mi rispose. E si abbasso mettendosi in ginocchio davanti a me.
    
    Tirò giù i pantaloni e mi prese il cazzo che dondolava davanti a lei in bocca.
    
    Mi vergognavo quasi della situazione. Di solito di fronte ad una donna mi presentavo sempre con l’uccello sull’attenti, ma qui era impossibile.
    
    Iniziò a leccarlo e a ciucciarlo amorevolmente e velocemente sentii risvegliarsi qualcosa. Dio se ci sapeva fare, era veramente brava. La sua lingua si muoveva con sapienza, lungo tutta l’asta, arrivava alle palle, si insinuava sotto e arrivò a stuzzicare il perineo. Sentii che l’erezione stava arrivando completamente e lei mi guardò con soddisfazione. Al che mi prese per mano e mi portò sul suo letto.
    
    Scopammo di nuovo con passione, mentre mi stringeva i fianchi con le gambe, venne di nuovo mentre io questa volta resistetti di più (non poteva essere altrimenti!).
    
    Una volta che fu soddisfatta, mi guardo e mi disse con dolcezza
    
    “Dove vuoi venire?”
    
    La guardai e ...