1. Io e la cameriera


    Data: 11/02/2020, Categorie: Etero Lesbo Autore: Diego_Adelchi, Fonte: RaccontiMilu

    ... Prima mi diede due o tre schiaffetti che mi sorpresero e mi fecero bagnare ancora di più poi mi leccò avidamente il buco del culo sempre continuando a pastrugnarmi per bene la figa. Poi sentii le sue dita uscire dalla mia fica e sentii qualcosa di più grosso spingere. Mi stava forzando con un vibratore. Oh cazzo, pensai, e questo da dove l’ha preso’. Ma poi mi dissi che l’importante in quel momento è che me lo stessi prendendo io tutto e fino in fondo. La puttana mi sputò sul culetto per bagnarlo bene e ci infilò un dito senza tanti complimenti. L’orgasmo arrivò fulmineo e le mie gambe cedettero di schianto. Furono le dita di Elena nel mio culetto a tenermi sollevata ed a non farmi cadere. Poche volte avevo goduto cosi intensamente. Mi girò, mi baciò avidamente sulla bocca e mi fece sedere sul divano. A quel punto toccava a me agire ma la mia convinzione di essere una gran puttana e di saperci fare iniziava un po’ a vacillare: certo a trattare cazzi non ero niente male, ma a leccare una fica non ero cosi esperta’..
    
    Siediti, le dissi comunque, non sarò brava come te ma voglio tornarti almeno una parte del piacere che mi hai dato. Lei non se lo fece ripetere: si mise comoda sul divano ed io mi accovacciai in mezzo alle sue gambe cercando di ripetere quello che lei mi aveva appena fatto. Per stare più comoda ero in ginocchio a gambe larghe e la gonnellina talmente corta che non copriva assolutamente niente. Avevo praticamente il culetto e la figa bene in vista rivolti verso ...
    ... la porta. Mi eccitai a pensare che da dietro sarebbe stata una visione celestiale: la mia fica in primo piano ancora lucida di umore che pulsava vogliosa mentre Elena a gambe oscenamente spalancate si teneva le caviglie in mano per offrirmi ancora più agio per leccarle la passera. Sarebbe stata una scena da film porno ed il regista non avrebbe di certo disdegnato una inquadratura da dietro. Ero ancora immersa in questi pensieri quando sentii alle mie spalle la voce di Carlo: ‘e brava la mia troia, io torno prima e cosa scopro? Che si sta facendo la cameriera’. E senza neanche aspettarmi per giunta’. La sua voce era carica di desiderio: quello che aveva visto lo aveva eccitato oltre misura ed io non potevo certo dargli torto. Trovare due splendide troie intente a lesbicare per un maschio deve essere una cosa da infarto. Dissi ad Elena: è ora di ricominciare a lavorare, bisogna pulire e sistemare tutto. Poi rivolta al mio lui: tesoro scusami, è stata una debolezza. Siediti qui tranquillo che ti spiego e ti faccio rilassare. Abbassati i pantaloni e gli slip e tu Elena, vai a prendere un catino d’acqua per lavare. A questo punto volevo provare a comandare il gioco. Il mio fidanzato era seduto sul bordo del divano vestito ma con il cazzo fieramente offerto ed Elena arrivò con il catino dell’acqua. Le dissi subito indicando l’uccello del mio lui: qui c’è sporco e devi pulire bene. Lei non se lo fece certo ripetere ed armata di spugna, acqua e sapone fece uno dei bagni ad un cazzo ...
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