1. Scoprirsi Ambra


    Data: 08/02/2020, Categorie: 69, Cuckold Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    Concetta cercava lavoro.
    
    Il periodo non era dei migliori per farlo, lo sapeva bene!, ma la loro figlioletta Maria quell’anno aveva cominciato ad andare alle elementari e le aumentate necessità della famigliola non potevano continuare a gravare sulle esili spalle di Luigi, col suo barcollante lavoro in una grossa agenzia assicurativa.
    
    Ormai poteva tornare a lavorare, ora che Maria era abbastanza grande da poter stare a scuola e doposcuola, in modo da poter contribuire al magro bilancio familiare.
    
    Perciò passava un bel pò di tempo, ogni giorno, a studiare le inserzioni del quotidiano locale ed a valutare ogni proposta le capitasse a tiro.
    
    Un giorno, lesse l’inserzione di un grosso studio di commercialisti, che cercava una persona che si occupasse di contabilità, anche part time; nonostante la sua bassa autostima, per qualche istante sognò di fare quel lavoro, proprio quello per cui aveva studiato e che aveva fatto in modo ben apprezzato, prima di licenziarsi per la gravidanza.
    
    Telefonò al numero indicato ed una indifferente telefonista le fissò un appuntamento per la mattina dopo, alle dieci in punto, un’ora comodissima per lei, che avrebbe avuto modo di portare Maria a scuola, prima di preparasi per recarsi al colloquio; per giunta, la ditta era in una strada a quindici minuti a piedi da lì ed a lei sembrò, anche questo, un benigno segno del destino.
    
    Telefonò a Luigi, ma lo sentì così abbattuto, dopo un ennesimo cazziatone del suo principale, che decise di ...
    ... non dirgli nulla, per evitargli la probabile disillusione l’indomani.
    
    L’indomani, puntualissima!, si presentò alla reception della ditta; mentre aspettava che la receptionist si rivolgesse a lei, si vide riflessa in una superficie lucidissima e si valutò amaramente, confrontandosi con la spumeggiante addetta al banco: era così piccolina col suo metro e cinquantacinque, in confronto alla stangona; era contenta di non essere oltre i cinquanta chili, nonostante la gravidanza (tutte le sue parenti a Palermo, di dov’era originaria, dopo il primo figlio erano diventate dei vagoni!) e che il suo sederino era ancora sodo; meno contenta del seno ‘ una quarta misura- che cominciava ad accusare il peso degli anni. Ma comunque, rifletté, l’importante &egrave che lei piacesse sempre all’unico uomo della sua vita, il suo Luigi! Gli altri uomini, non li considerava proprio, non li vedeva neanche.
    
    Sapeva che gli uomini cercano… le bottane e lei non era così, non faceva certe cose! Ogni tanto, accettava di fare l’amore col suo Luigi (ma senza cose strane: che schiaffo che aveva dato a Luigi, la volta che aveva osato appoggiarle un dito lì dietro! Ed anche baciarglielo, poi… ma che schifo! Non parliamo della disgustosa cremina che spruzza poi: che schifezza, così biancastra, densa!
    
    Se proprio il suo Luigi voleva fare stramberie, gli concedeva di giocare coi suoi seni o col suo bottoncino (mmhhh…) e di spingerle perfino due dita dentro che erano appena più voluminose della mascolinità ...
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