1. a natale si può dare di più (1)


    Data: 02/02/2020, Categorie: Incesti Autore: Diablo_Rossetti, Fonte: RaccontiMilu

    Comprare la casa in campagna è stata una vera fortuna.
    
    Così pensava mio suocero e così iniziai a pensarlo anche io dopo aver visto mia suocera al primo di novembre sgrillettarsi violentemente in bagno.
    
    Non lo feci apposta ad aprire la porta, non l’avevo davvero vista.
    
    Quell ‘immagine di lei con gli occhi semi chiusi che mugolava e due dita sopra la sua bella fighetta continua a perseguitarmi. Non riuscii ad uscire e far finta di niente, lei continuò a mugolare frasi e a muoversi come una matta e io impalato lì davanti con il cazzo che si gonfiava a ogni suo movimento e silente.
    
    Ad un certo punto però ormai esausta e quasi al orgasmo aprì gli occhi e mi vide. Dire che rimase sorpresa era poco. In attimo fece rientra l”orgasmo che stava per arrivare e cercò di ricomporsi non sapendo che io ero li da ormai diversi minuti.
    
    Cerco una scusa, non le venne niente. Si incazzò: ‘Ma voi non dovevate essere a dormire? In questa casa non si può avere neanche un po’ di privacy!’.
    
    E scappò via.
    
    Io non sapevo cosa dire.
    
    Tutto il giorno lo passai senza avere il coraggio di guardarla in faccia. Lei era bella incazzata, ma grazie a Dio non disse nulla né a mia moglie né a mio suocero. Se no chissà che casino.
    
    Passavano i giorni e i week end e ogni fine settimana non vedevo l’ora di andare su in montagna per vedere se mia suocera aveva il coraggio di tirarsi su ancora la gomma e farmi vedere, magari nuovamente per caso, tutto quel ben di Dio.
    
    Non è la classica ...
    ... figa, mia suocera. E’ rotondetta, ma a proprio un andi da troia. Era chiaro che mio suocero non se la scopava più da un po’, ma mia avrei pensato che lei si aggiustasse da sola in quella maniera così violenta.
    
    Come dicevo passano i week-end e continuavamo ad andare su in campagna con le nostre famiglie.
    
    Iniziamo però un gioco fatto di sguardi durante i pranzi e le cene che mi eccitava molto. Ed eccittava anche lei.
    
    Quando gli altri andavano a dormire io e lei rimanevamo gli ultimi ad andare in bagno.
    
    Prima andava lei, poi io. Il gioco era chiaro. Lei iniziava a tirarsi su la gonna e a sgrillettarsi fino a venire, e mi lasciava guardare con dietro alla porta.
    
    Poi entravo io e mi segavo con la mazza davanti alla porta. Lasciando lei li fuori a guardarsi e a toccarsi.
    
    Sapevamo tutti e due quello che stavamo facendo, ma nessuno aveva voglia di fare il primo passo e provarci con l’altro.
    
    L’occasione arrivò a Natale e come sempre fu lei a condurla. Ma in una maniera che non avrei mai pensato.
    
    Appena arrivati notai che era vestita da troia. Tacchi alti, gonna rossa, intonata con una maglia rossa che lasciava vedere un kilometro di riga.
    
    La gonna era troppo corta per la sua età. Aveva esagerato e lo sapeva. Si vedevano le autoreggenti appena si chianava. IO impazzivo a vederla, mentre tutti gli altri presi da bambini e Natale non si accorgevano di nulla.
    
    A me non fregava nulla, ne di mia moglie, ne dei bambini, ne dei regali. Io volevo il mio regalo. Volevo ...
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