1. Confessioni Incestuose Di Una Ventenne (Ovvero il cazzo enorme di papà)


    Data: 01/02/2020, Categorie: Incesti Autore: Pensieri_Osceni, Fonte: RaccontiMilu

    Ciao, mi chiamo Daniela (un nome molto diffuso per fortuna, così non corro il rischio di venire riconosciuta) e devo confessare quello che mi &egrave successo scombussolandomi la vita da un po’; devo confessarlo altrimenti impazzisco, e per fortuna ho trovato voi.
    
    Dunque, innanzitutto cerco di presentarmi il più possibile, per quello che mi &egrave concesso. Sono una ragazza come tante, carina, mora, con i capelli lunghi e folti, il fisico snello e agile ma con delle forme di tutto rispetto, tonde e sode; ho diversi corteggiatori tra i miei amici ma non mi sono ancora voluta impegnare in storie serie.
    
    Finito il liceo con ottimi voti, dallo scorso autunno ho iniziato a frequentare una università (la facoltà di Medicina) che si trova a quattro ore di treno dalla città dove abito.
    
    Abito con la mia famiglia, cio&egrave i miei genitori e mia sorella di tre anni più piccola di me che mi assomiglia molto come fisico, atletica e anche ben equipaggiata di forme, ma ha i capelli biondi ed un caratterino più irrequieto del mio.
    
    Mio padre ha cinquantasei anni compiuti da poco, &egrave un tipo brillante e scherzoso ed anche un bell’uomo, mamma ne &egrave gelosissima e nonostante siano sposati da vent’anni gli sta ancora appiccicata addosso come fosse una tredicenne alla prima cotta. Lo controlla sempre ed &egrave sospettosissima di tutte le figure femminili con cui si viene a trovare in contatto, che siano colleghe di lavoro o conoscenti. E’ anche sospettosa delle donne ...
    ... che appartengono alla cerchia delle amicizie comuni, tipo il gruppo con cui escono ogni tanto per una cena o per un film al cinema. Una vera esagerazione.
    
    Anche mamma &egrave una bella donna, ha cinquantadue anni ed &egrave affascinante e piacente ed attira sempre gli sguardi compiaciuti ed i complimenti degli uomini. Papà ne &egrave consapevole, la cosa gli fa piacere e la prende con più filosofia, senza ossessioni deleterie.
    
    Bene, dopo questa presentazione sommaria passo a raccontarvi cosa &egrave successo il giorno che sono rientrata a sorpresa dall’università.
    
    Era di venerdì ed avevo preso l’abitudine di non rientrare tutti i fine settimana, ero stata a casa il weekend precedente e quindi nessuno si aspettava di vedermi arrivare anche quel venerdì. Siccome però le due ragazze con cui condivido l’alloggio studentesco rientravano a casa loro, io decisi, senza un preciso motivo, di fare uno strappo alla regola e presentarmi a casa.
    
    Sono entrata convinta che non ci fosse nessuno perché &egrave l’orario in cui i miei sono al lavoro e mia sorella Chiara agli allenamenti di pallavolo. Apro la porta, lascio cadere il borsone, appendo il cappotto all’entrata e vado verso la cucina per mettere qualcosa sotto i denti quando sento dei versi provenire dal salotto. Sono dei mugolii simili a grugniti che mi incuriosiscono, e mi sorprende il fatto che ci sia qualcuno in casa, perciò mi accosto alla parete e spio dalla porta socchiusa.
    
    I rumori vengono dal televisore ed io ...
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