1. Una matrigna in pelle


    Data: 30/01/2020, Categorie: Incesti Lesbo Sesso di Gruppo Autore: Daniela1968, Fonte: RaccontiMilu

    ... entrare.
    
    Entro nella bancarella con il cannolo in mano e poi inizio a gustarmelo alla mia maniera, mentre
    
    Alessio chiude la bancarella.
    
    Dopo aver ingoiato l’ultimo pezzettino di cialda Alessio mi dice:
    
    – Ti piacciono davvero tanto i cannoli.
    
    – Si i tuoi sono davvero deliziosi.
    
    – Vorrei offrirti un ultimo cannolo. Il cannolo della staffa.
    
    – Oh no. Non vorrei esagerare.
    
    – Tranquilla &egrave un cannolo speciale. – e in men che non si dica si tira giù i pantaloni e le mutande
    
    liberando il suo pene che si presenta davanti a me turgido, venoso e la cappella violacea.
    
    Mi avvicino a lui e mi inginocchio ingolosita da quel pene e quindi non faccio altro che schiudere
    
    la bocca e accoglierlo come feci con i cannoli che avevo mangiato prima.
    
    Una volta accolto le mie labbra percorrono la sua asta, su e giù, su e la mia lingua inizia a
    
    coccolarlo e poi di nuovo giù fino a contenere tutti quei credo 15-16 cm di virilità. Continuo per
    
    circa 5 minuti, il ragazzo gradisce davvero tanto il pompino perché sento i suoi gemiti di piacere
    
    intervallati da complimenti con ...
    ... qualche insulto del tipo:
    
    – Oh si, sei davvero brava, più brava di un troia. Ancora…ancora ciucciamelo… così puttana come
    
    facevi con i cannoli oggi pomeriggiooooo….. ahhhhh sborrooooooooooo.
    
    Dopo quella parola Alessio venne copiosamente, quella sborrata mi sorprese, il suo primo schizzo
    
    mi riempi la bocca poi gli altri mi sporcarono il viso. Non mi era mai capitato che un ragazzo o un
    
    uomo sborrasse così tanto.
    
    Una volta conclusa la sua eiaculazione Alessio mi porge un fazzolettino per pulirmi ma mentre lo
    
    fa il grosso della sua sborrata lo riporto in bocca e lo ingoio e gli dico:
    
    – Mi piace la tua ricotta.
    
    – Sei proprio una troia – e con il suo cazzo mi da degli schiaffetti sulle guance – Puliscimelo.
    
    Lo riaccolgo in bocca e con la lingua raccolgo le ultime gocce del suo seme e poi prendo il
    
    fazzoletto per darmi una ripulita. Mi osservo e noto che per fortuna non mi sono sporcata durante
    
    l’eiaculazione.
    
    – Andiamo a vedere i fuochi?
    
    – Si andiamo – e dopo essere usciti dalla bancarella richiude la porta e ci incamminiamo mentre lui
    
    mi palpa il culo. 
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