1. Giorgia: poetessa, la discesa verso l'abisso la bisca clandestina


    Data: 26/01/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: padronebastardo, Fonte: EroticiRacconti

    chi mi vuole contattare può scrivere a padrone29@gmail.com
    
    LA FESTA
    
    Giorgia qualche giorno dopo riceve una telefonata dal suo padrone Marco, che gli riferisce che alcuni finanziatori sono interessati a realizzare un film dalla sceneggiatura che gli aveva sottoposto.
    
    Proprio per questo sarebbe dovuta andare a una festa, che si sarebbe svolta la settimana successiva nella casa al largo della Colombia di un noto finanziere, che tra le altre cose era uno dei principali soci di maggioranza della società cinematografica per cui lavorava Marco.
    
    Giorgia sapeva di non avere scelta, sapeva che quando aveva accettato di diventare la schiava di Marco mirando al successo, aveva ceduto la sua libertà a lui, sarebbe stata sua schiava e quindi sarebbe entrata in un meccanismo più grande di lei al quale non si sarebbe più potuta opporre e così fece dicendo si padrone.
    
    Nei giorni successivi Giorgia ricevette una strana telefonata anonima di una persona che le disse che avrebbe dovuto tenere a memoria sette frasi, ma che non poteva dirle né il motivo, né chi era. Lei pensò che si trattava probabilmente di una delle trovate del suo padrone, quindi si scrisse le frasi , le imparò a memoria non sapendo che scopo aveva questa cosa.
    
    Dopo qualche giorno una limousine venne a prenderla per portarla in aeroporto. Arrivata qui venne fatta salire su un aereo per New York in business class. Arrivata all’aereoporto Kennedy, fu imbarcata su un aereo privato che l’avrebbe portata ...
    ... nell’isola colombiana dove si sarebbe svolta la festa.
    
    Arrivata qui venne fatta accomodare all’interno della villa, dove le fu ordinato di cambiarsi con il vestitino che era sopra il tavolo: un costume da cameriera composto da mini grembiulino, mutandina lavorata sulla parte posteriore e cerchietto per i capelli.
    
    Una volta che si fu vestita, gli inservienti chiamarono Marco, che la salutò dicendo oh è arrivata la mia cagna, prenderai servizio da domani, intanto ti farò vedere quello che dovrai fare.
    
    Aprì una porta ed entrarono in una stanza che assomigliava a un enorme casinò, ma c’era un qualcosa di strano ai tavoli verdi non c’erano fiches, ma delle ragazze che venivano usate come tali dai giocatori. Attraversata la sala Marco la accompagnò nella sua camera dicendole di riposare che domani sarebbe stata per lei una giornata pesante.
    
    Durante la notte i peggiori incubi animarono la mente di Giorgia: si trovava in un isola in mezzo all’oceano usata come fiches, chissà poi chi sarebbero stati i giocatori in quella specie di bisca, in fondo si trovava sempre in Colombia, quindi c’era da aspettarsi di tutto.
    
    L’indomani Giorgia viene accompagnata in una grande pedana dove erano presenti anche le altre ragazze e donne utilizzate come fiches e venne ordinato loro di ripetere le sette frasi che erano state dettate a loro al telefono dalla voce anonima. Nessuna di loro se le ricordò dando poco importanza alla cosa e quindi furono punite costringendole a lavarsi la bocca col ...
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