Panna 2 - Racconti Erotici

Panna 2

Lui torna a casa, con due pacchi

Uno enorme, uno piccolo.

-"Cosa mi hai portato" chiede lei

"Calma e sangue freddo .... da quale vuoi cominicare?"

-"Da quello grosso, che cavolo c'è?"

"No, cominciamo da quello piccolo"

lei lo scarta e non capisce .. "una bomboletta di panna?"

-"Allora in quello grosso c'è un erorme cestino di fragole?"

"Forse" dice lui prendendo uno dei coltelli da cucina che lei tiene sul ripiano.

ZAC .. il celophan si squarta, ma non si capisce cosa ci sia

lei scosta i lembi e lo guarda perplessa

"Ma secondo te non ho sedie in casa?"

Solo che proprio in centro alla seduta, si stagliava il più grosso membro che avesse mai visto.

Enorme

Imperioso

Il glande perfetto

La pelle del prepuzio cesellata

Le grosse vene nodose

Parte una risata di gola, tra il divertito e l'eccitato.

-"Ma sei matto?"

Ma qualcosa si era messo in moto in lei

-"La panna è il premio se mi infilzo su quello?"

Mentre pronucia "mi infilzo" sente dentro una piccola fitta.

"No, niente panna da leccare, ti darò altro, la panna serve a questo"

e così dicendo dirige il getto sul quell'enorme cazzo ricoprendolo completamente ....

era una montagna di panna adesso.

Lei non parla più, si sente sfidata

LO guarda negli occhi mentre a gambe divaricate, scende giù piano piano, pianissimo fino a che la punta del dildo non sfiora le mutandine e allora dondola bene i fianchi per farsi guardare mentre balla su quel mostro, ...

... accarezzandosi con una mano il seno mentre una mano scende giù, in mezzo alle cosce, a toccare con la punta delle dita quel pene enorme.

Negli occhi di lui una muta preghiera "Prendilo tutto, voglio vederti godere come una cagna"

Ma invece lei fa piano, dondolando sui fianchi e su e giù mentre guarda l'effetto che fa a lui vederla che si fa impalare da un bel cazzo.

Ora accelera i tempi la già corta minigonna è tirata su, le mutandine scostate e non tolte come se stesse per essere

violentata, il culetto proteso all'indietro e i fianchi che si muovono piano, in tondo, per massaggiare la sua fighetta bagnata con quella punta dura che aspetta solo che si impali.

Era un gioco fatto per scherzo, per eccitare lui, quella danza sensuale, ma si sta eccitando anche lei adesso e la voglia di essere non presa, ma impalata, non scopata ma violata, non riempita ma sfondata diventa frenesia.

Lui ha una erezione che gli scoppia nei pantaloni e lei continua a dondolarsi su e giù, mentre quel cazzo enorme, millimetro dopo millimetro entra e allarga la sua figa calda e bagnatissima.

Apre i pantaloni e gli tira fuori l'uccello e lo sega li, per farlo godere in fondo alla sua gola.

Il duro, enorme cazzo bianco di panna la sta impalando e preme contro l'utero.

Il cazzo caldo del suo uomo la riempie fino alla gola e le toglie il fiato.

Su e giù, lo spompina sempre più forte mentre il cazzo sotto di lei le penetra la figa e quello davanti le penetra la gola.

Uno le scopa ...