1. Da signora matura insospettabile a troia sottomessa - capitolo 13


    Data: 12/01/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Signora, Fonte: EroticiRacconti

    Adesso stavo bene con me stessa, il piacere provato lunedì ritrovando Mario e le sue perversioni, mi aveva ripagato della frustrazione delle tre settimane di vacanza con mio marito, con quelle rarissime sembianze di patetiche chiavate ultraveloci. Il giovedì, come al solito, anche per salvar le apparenze, andai nel solito locale dove mi incontravo col nostro esculivo club di signore altolocate, ma quel giorno non mi pesò, ero ben rilassata e pensavo già a lunedì seguente, ed a le altre velate promesse fatte da Mario, perciò i pettegolezzi insulsi, le chiacchere senza capo ne coda, i lamenti sui mariti poco virili, mi scivolarono sopra come niente fosse, solo in un secondo tempo notai Miriam, quella che si vantava di aver l'amante giovane, l'unica che parlava apertamente di infedeltà coniugale, scandalizzando, almeno apparentemente, alcune delle più bacchettone del gruppo, ma che non si sarebbero perse le confidenze per tutto l'oro del mondo, dicevo, notai che lei era, contrariamente al solito, taciturna, incupita, un pò isolata, ma, essendo anche l'ultima arrivata nel nostro circolo, la maggior parte di noi si conosceva da appena sposate, alcune anche prima, lei invece una signora di origine marchigiana, sposata con un grosso dirigente di una socetà affermatissima, era stata sino a pochi anni fà in giro per il mondo con suo marito, nelle vari sedi che lui era chiamato a dirigere, poi sei anni fà, ebbe l'avanzamento alla direzione centrale con incarico di primaria importanza ...
    ... si stabilirono a Milano, la moglie di un politico amico del marito di Miriam, la portò nel nostro circolo per introdurla in socetà, poi questa dovette seguire il marito a Roma, quindi Miriam rimase con noi, ma sempre con un accoglienza marginale, forse anche per questo che si dilettava a cercar di scioccare tutte con i suoi resoconti dele avventure col suo giovane stallone, però non quel giorno.
    
    Sabato rientro mio marito, il mattino ero dovuta andar a far un paio di aquisti, anche lui ebbe una veloce commissione, ci trovavamo in casa verso le 14 dopo un leggero e veloce pasto, sorseggiavo un caffè, quando vidi lui prendere contro le sue abitudini, una dose abbondante di brandy, e poi chiamarmi al tavolo della sala dicendomi che doveva dirmi alcune cose.
    
    Il suo viso era teso, serio, gli occhi mi evitavano, vidi che faceva fatica a trovar le parole, subitò ebbi un terribile presentimento, pensai che magari uno de gli ospiti della festa piemontese lo conoscesse e magari per vantarsi, come fanno gli uomini, gli avesse fatto veder qualche scatto rubato dove mi si riconosceva, oppure su internet, anche se a volto non riconoscibile, lui avesse egualmente riconosciuto nella baldracca usata ed abbusata sua moglie cioè io, comunque ero convinta che in qualche modo fosse venuto a conoscenza di ciò che combinavo.
    
    Nella testa avevo un turbinio di pensieri, mi si affollavano idee su come chiederli scusa, implorarlo di perdonarmi, negare l'evidenza, intanto lui parlava, ma la voce ...
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