1. Giovane o vecchia


    Data: 12/01/2020, Categorie: Etero Autore: sharkcrew, Fonte: EroticiRacconti

    GIOVANE O VECCHIA
    
    L’avevo notata per strada, passeggiava col suo cagnolino pezzato e indisciplinato.
    
    Il cane è un buon mezzo per attaccare bottone.
    
    Mi inginocchio a lui sorridendo per accarezzarlo e quello quasi mi sbrana la mano cazzo, stava per partire un “collo pieno” alla Van Basten, ma mi controllo quando guardo la scollatura della padrona. Lei pronta a scusarsi, si tira il bastardo e lo ammonisce, io faccio il buono:
    
    - Ma no, lascia stare, forse l’ho spaventato –
    
    - No no deve imparare, sai è troppo protettivo nei miei confronti, nessuno mi si può avvicinare. –
    
    - Eh, si si, lo capisco –
    
    Lei arrossisce, e per la prima volta mi guarda in faccia, anche io la guardo, è proprio un bella donna, mora capelli lungi leggermete mossi viso ungo, senza una ruga e labbra sottili colorate da rossetto rosso, fisicamente sembra una bomba, è molo alta e snella, ma con un paio di tettone che aumentano le dimensioni del suo maglione verde, sotto una gonna scura e calze da troia scure con dei disegni sopra come si portano ora.
    
    - Posso offrirti un caffè? Per farmi perdonare –
    
    - Ma ci mancherebbe, sono io che te lo offro, e insisto –
    
    Questo piccolo tira e molla termina con una stretta di mano.
    
    Si chiama Antonella, ha la erre moscia come i francesi, ha vissuto per un lungo periodo al nord, ed ora e tornata a casa, non le chiedo che lavoro abbia fatto, anche se sarebbe un ottimo argomento di conversazione, vado diretto sui complimenti, lei arrossisce mentre ...
    ... il coglioncello mi mostra ancora i denti. Io penso a come trombarmela in tutte le posizioni, ma questo bastardo deve andarsene a cagare.
    
    Dopo la sigaretta mi dice che è il momento di andare.
    
    - Devi cucinare per tuo marito? –
    
    Le faccio per sgamare la sua situazione amorosa.
    
    - Ma quale marito, mi credi una che si fa incastrare e relegare a schiava, cameriera, madre? Ah Ah Ah, bello io sono libera –
    
    E scoppia a ridere mostrandomi i denti bianchissimi e dritti come nelle pubblicità dei dentifrici.
    
    Ho fatto centro, penso e l’eccitazione sale ancora di più, mi passo una mano sul cazzo duro che spunta dal mio jeans stretto per vedere la sua reazione, lei guarda, ma non riesco a capire a cosa pensa.
    
    Comunque ci salutiamo scambiandoci i numeri di telefono, e con la promessa di andarla a trovare a casa sua, la bacio sulla guancia ma prendo anche un po’ di labbra, a posta naturalmente, lei se ne accorge e mi sorride, poi si allontana col bastardo che ringhia e abbaia.
    
    Dopo un paio di giorni ed una serie infinita di messaggio ci accordiamo per il sabato sera, vado io da lei a cena, e poi chi sa, anzi lo so benissimo come andrà a finire per questo lo tengo buono da due giorni perché voglio che arrivi all’incontro con tutta la potenza possibile.
    
    Arrivo sotto casa sua, una villetta sulla provinciale, penso come fa ad abitare qui da sola, forse mi ha preso in giro, forse entro e mi trovo marito e figli con i fucili puntati, pero poi mi vengono in mente le foto in ...
«123»