1. Non ti scorderò


    Data: 11/01/2020, Categorie: Lesbo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Io sono in questo momento distante dalla mia valle, fra i monti, lontano dal mio uomo, indipendente, libera e volutamente smarrita in una notte tutta per me, precisamente in quest’istante mi trovo a Ferrara. La città correva distendendosi intorno a me e le redini erano ormai sciolte, dato che io la guardai per bene ammirandone accuratamente per intero la sua bellezza mentre guidava. Lei si era fatta bella per me e la faccenda mi fomentava lusingandomi notevolmente: non mi concederò mai a lei per più d’una notte, non m’offrirò mai per un amore saffico a vita, eppure ogni volta che ci rivediamo lei s’appronta organizzandosi lo stesso in maniera attraente e richiamante.
    
    I nostri incontri sono in fondo soltanto degli attimi rubati, degl’istanti sottratti alla mia attitudine e alla mia predisposizione innata di femmina montanara convinta, cosicché dopo una bella serata fra locali vari e risate a più non posso, ammirate e invidiate ciononostante da tanti individui come altre volte, i nostri corpi così affascinanti e così diversi s’incrociarono e in conclusione s’amarono per una notte intera nel letto di casa sua. In seguito ritornava tutto come prima, perché io non posso e può darsi che implicitamente non voglia amarla né riverirla indirettamente fino in fondo. Lei per non affliggersi né per soffrire oltremodo scappava al lavoro, mentre io ancora dormivo indebolita e stremata dopo una notte d’inattese e di sconvolgenti delizie appena sperimentate, assieme a quei grandissimi e ...
    ... strepitosi orgasmi convissuti e raggiunti sopra quel letto. In definitiva ridiventava tutto come prima, in tal modo appena lasciavo le chiavi di casa dentro il solito vasetto dei fiori, m’avviavo per riprendere il trenino verso i monti, verso un mondo sempre più angusto, limitato e ristretto, poi diventava tutto come prima, però non quella volta, giacché salutandomi la mia amica m’aveva adeguatamente segnalato che c’era in casa sua sorella:
    
    ‘Sai una cosa? Questa rompiscatole ha dormito di là. Ogni tanto si ricorda d’andare all’università e viene a dormire qui da me senz’avvisare’.
    
    Al mio sguardo apprensivo, preoccupato e pieno di disagio lei m’aveva nel frattempo serenamente rassicurato:
    
    ‘Cara mia, io t’informo che a me vanno a genio le belle donne, a lei invece piacciono i ragazzi brutti. Io non m’intrometterò con lei né lei farà con me, vedrai che non ti creerà problemi, stanne certa’.
    
    Dopo avermi confortato e incoraggiato nel modo giusto io ero tornata a dormire, ad accumulare così il calduccio assieme a quel simpatico gonfiore del mattino che non so per quale motivo, eppure sul mio viso non fa uno sgradevole effetto, al contrario. Io m’alzai a un’ora imprecisata, visto che fuori la nebbia aveva lasciato il posto al sole, vagai verso la cucina alla ricerca sonnacchiosa d’un caff&egrave. Io ero insonnolita sì, però non cieca, poiché appena entrata in cucina incrociai una fiorente fanciulla e subito mi ricordai di non essere da sola in quella casa: una carnagione ...
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