1. Regalo di compleanno per mio figlio


    Data: 10/01/2020, Categorie: Etero Autore: benves, Fonte: Annunci69

    ... capire, in quella zona non vi erano negozi, ci stavamo dirigendo in un altro paese, in una zona poco conosciuta da lui.
    
    Lo tranquillizzai dicendo che era un grossista che si era trasferito lì da poco.
    
    Arrivammo a destinazione e ci dirigemmo al portone.
    
    Non vi era nessuna etichetta sul campanello, solo un cuoricino rosso. Suonai.
    
    Senza neppur rispondere Angy ci aprì.
    
    Salimmo al primo piano, Angy ci apparse in tutta la sua bellezza.
    
    Indossava una vestaglia trasparente, tacchi altissimi con calze autoreggenti, un completino intimo di pizzo copriva il “minimo sindacale”.
    
    Il cazzo mi era diventato duro solo a guardarla.
    
    Andrea mi guardò perplesso.
    
    Riuscì appena a dire buongiorno.
    
    Entrammo.
    
    Angy si avvicinò al ragazzo e, prendendolo alla sprovvista, gli stampò un bacio sulla bocca.
    
    Andrea era di sasso. La guardava inebetito. Non capiva.
    
    Lo prese per mano.
    
    Andammo subito in camera da letto, ed io mi accomodai sul divanetto.
    
    Angy prese la mano di Andrea.
    
    “Buon compleanno Andrea, mi ha detto il papà che oggi diventi maggiorenne”.
    
    Andrea era di sasso, annui a malapena.
    
    Tutta l'arroganza e l'irruenza giovanile parevano sparite.
    
    Lei dolcemente gli carezzò il viso, poi iniziò a baciarlo sulle guance, sulla fronte, sulle labbra inserendo anche la lingua. A quel bacio finalmente Andrea rispose.
    
    Le lingue si intrecciavano, Andrea aveva gli occhi chiusi e le mani erano lungo i fianchi.
    
    Pareva un soldatino di piombo.
    
    Dalla mia ...
    ... posizione però potei notare che nei suoi pantaloni qualcosa si muoveva.
    
    La mano di Angy andò sul bottone dei jeans di Andrea, sganciandoli.
    
    Caddero adagiandosi all'altezza delle caviglie.
    
    Dai boxer l'erezione era evidente.
    
    Angy teneramente mise una mano nei boxer, tastando la consistenza della verga.
    
    Andrea fece quasi per tirarsi indietro ma lei l'afferrò per l'asta.
    
    “dove scappi? Non avrai mica paura di me?”
    
    L'asta era eretta e dura come un pilone di marmo, il suo cazzo reclamava un po di giustizia.
    
    Anche i boxer raggiungessero i pantaloni alle caviglie.
    
    Andrea si sedette sul letto ed Angy accennò un lento spogliarello.
    
    La mano di Andrea, come un'automa andò sulla sua asta, iniziando a masturbarsi, scorreva su e giù ritmicamente mentre i suoi occhi non si distoglievano dall'inaspettato spettacolo.
    
    Levare la vestaglia fu un attimo, poi le scarpe, poi le calze lentamente.
    
    Il cazzo di Andrea non sarebbe arrivato alla fine dello spogliarello, ed Angy se ne accorse.
    
    Interruppe lo show.
    
    Si inginocchiò davanti a lui, sostituendo la sua mano a quella del ragazzo.
    
    La sua mano era piccola e morbida, Andrea provava un piacere diverso e strano, è differente farsi toccare da una lei, da una mano che non era la sua…
    
    Poi avvicinò il viso, ne annusò l'odore acre, estrasse la lingua e leccò il glande con colpetti secchi e ripetuti; infine se lo infilò in bocca, iniziando uno splendido pompino.
    
    Io non ero certo indifferente a tutto ciò, mi ...