1. Per necessità mi misi a fare il ...


    Data: 08/01/2020, Categorie: Etero Autore: franco018, Fonte: EroticiRacconti

    Da tempo avevo deciso di mettermi in proprio come trasportatore e, dopo sacrifici, rinunce e coraggio, acquistai un camion tutto per me: nuovo di fabbrica, rosso fiammante ed il colore già mi stimolava ad affrontere il faicoso e difficile inizio di una lunga maratona sulle strade della nostra bella Italia. Avevo pubblicizzato molto la mia nuova attività e, fortunatamente, il giorno che tornai a casa con il mio camion, mentre ero intento a prepararmi un gustoso pranzo, sntii il telefonino squillare. Il cuore mi batteva da sentirlo smuovermi il torace, così risposi e, miracolo, era la mia prima possibillità di iniziare con una ditta di trasporti italiana che mi proponeva addirittura viaggi all'estero con conseguenti grossi guadagni. Stabiliamo un incontro al pomeriggio e, dopo aver pranzato con tanta gioia, tanto gusto, mi presi pure un caffè per gasarmi ancora di più. Accesi pure un sigaro toscano e, dopo essermi reso più presentabile possibile, vado dritto col camion alla ditta che mi aveva contattato. Arrivo lì e mi riceve una ragazza mora che era proprio una gran figa, gentilissima mi fa accomodare in una saletta, poco dopo mi dice che mi accompagna dal titolare che mi riceve molto cordialmente e, senza farvela lunga, dopo mezz'ora di colloquio, scende sul piazzale con me ed osserva il mio mezzo di lavoro. Gli va benissimo e, dopo essere risaliti in ufficio, chiama la sua segretaria che mi fa firmare un contratto per un anno di durata. Mi offre poi un liquore ma, per ...
    ... fargli capire che sono molto scrupoloso sulla sicurezza a guidare per me e per la sua merce, lo rifiuto dicendole che dovrò guidare e lui si congratula con me. Riscendiamo al piazzale e mi presenta il responsabile suo braccio destro il quale mi fa vedere la merce che trasporterò questa volta in Austria a Villach, cittadina industriale. I facchinimi caricano il camion e, dopo firmati i documenti d'accompagnamento merce, mi augura buon viaggio ed io, emozionatissimo e felicissimo, salgo a salutare il datore di lavoro e la sua sventola di segretaria. Parto subito, lasciando Roma con tanta gioia ed altrettanta ansia, prendendo il raccordo anulare, diretto ad Orte dove sapevo esserci il ristorante Autostrada e lì si mangia benissimo a prezzo onestissimo. Arrivo dunque ad Orte e, dopo una lauta cena, sperimento il dormire sulla cuccetta del mio camion e, vuoi il vinello che scese bene in pancia, vuoi il materassino comodo, ronfai fino alle sei del mattino. Partii subito percorrendo la E45, diretto a Cesena per poi continuare fino ai pressi di Comacchio dove sostai per il pranzo. Dopo un'ora di sosta riparto e, dopo poche ore sono a destinazione in Austria. Col poco di Tedesco che avevo imparato alle scuole Medie, sbrigo le pratiche di consegna merce avvenuta e, chiesto dove potevo trovare un viaggio di ritorno, lo trovo ad una ditta di sedizioni vicino a lì. Vado, ricarico e parto. Tutto andava a gonfie vele! Per un mese circa tutto procede bene ed il titolare a Roma, essedno guinti a ...
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