1. Il contadino parte I


    Data: 07/01/2020, Categorie: Maturo Gay / Bisex Autore: matteol7777, Fonte: xHamster

    Avevo 18 anni quando andai a vivere in un residence di periferia. Ero un ragazzo come tanti della mia età. Andavo a scuola, non avevo particolari grilli per la testa ed ero ancora assolutamente single nonché privo di qualsiasi esperienza sentimentale e sessuale. Non ci pensavo e non mi ponevo il problema, insomma. Mi dicevo che quando l’amore verrà verrà. Fisicamente ero alto circa 1,75 cm, carnagione chiara, senza peli ed ero un po’ sovrappeso. Avevo un po' di ciccia qua e là specialmente sui fianchi e sul posteriore, al quale dava volume e morbidezza. Inoltre avevo due tettine piene, tonde e pronunciate che specialmente in estate, quando indossavo abiti leggeri, mi creavano un certo imbarazzo. Infatti i miei compagni di scuola più burloni mi prendevano in giro mettendoci le mani sopra come si potrebbe fare con una donna.
    
    Adiacente al residence dove sono andato ad abitare c'era un campo coltivato prevalentemente ad ortaggi. A coltivarlo era un contadino anziano dall'apparente età di circa 70 anni. Cominciava a lavorare al mattino presto e finiva intorno alle 17 del pomeriggio. Si chiamava Don Pietro. Il portiere del residence che lo conosceva mi informò che se interessato potevo acquistare direttamente da Don Pietro gli ortaggi coltivati nel campo. Bastava andarci direttamente e chiederglielo. Don Pietro si era sempre mostrato disponibile col vicinato ed inoltre faceva risparmiare qualcosa rispetto ai costi del mercato. Un pomeriggio alla prima occasione decisi di ...
    ... andarvi. Era estate, indossai velocemente un paio di pantaloncini corti, una maglietta leggera presi un po' di soldi e mi avviai verso il campo. Dopo pochi minuti, attraverso una piccola strada sterrata, arrivai al margine del terreno. Don Pietro era di spalle intento a raccogliere le verdure in mezzo al podere e non si accorse immediatamente di me. Per attirare la sua attenzione lo chiamai con voce alta: "Buongiorno, mi scusi, posso chiederle una cortesia?". Lui si girò, mi guardò, e con voce leggermente rauca e con evidente accento siciliano, rispose al mio saluto: "Buongiorno, arrivo subito ", e si avviò verso di me.
    
    Man mano che si avvicinava avevo modo di osservarlo meglio.
    
    Era un classico contadino di circa 70 anni, abbronzato dal sole, tarchiato, pochi capelli bianchi a corona sulla testa, spalle e braccia robuste piene di peli grigi, un’autorevole pancia da bevitore e due gambe tozze e robuste. Era vestito con dei pantaloni blu da lavoro, un paio dì stivali verdi in gomma, una vecchia e stretta canottiera bianca ormai ingiallita dall’uso ed un cappellino di paglia utile a proteggersi dal sole.
    
    Aveva un viso tondo e gioviale segnato dal tempo ed un paio di occhi vispi e profondi. La barba lunga di almeno un giorno gli dava sicuramente un aspetto trasandato ed un po' trascurato ma non gli stava male. Quando arrivò a me si tolse il cappello e si asciugò la fronte con un fazzoletto che estrasse dalla tasca dei suoi pantaloni, accennò ad un sorriso e mi chiese come ...
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