1. L’ASSICURAZIONE


    Data: 05/01/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: dimashq, Fonte: RaccontiMilu

    L’ASSICURAZIONE
    
    La vedo entrare tutta scarmigliata, faccia un po’ incazzata elegante, come sempre.
    
    Un miniabito di maglia color marron, leggings neri, un paio di deco nere dal tacco 80mm, niente calze e una bellissima cavigliera sulla sinistra.
    
    La mia bellissima mogliettina sembra avere un diavolo per capello:
    
    -che ti succede?
    
    Faccio guardandola entrare scura in viso.
    
    -guarda qua!
    
    Mi purge un foglio bianco scritto a mano: l’intestazione è quella della polizia municipale.
    
    -cos’è?
    
    Provo a fare il finto tonto, ma ho già capito di cosa si tratta,: è una multa.
    
    -multa per eccesso di velocità o divieto di sosta ?
    
    La guardo e vedo una luce di rabbia crescere nelle iridi color del legno di noce.
    
    – mi prendi per il culo?
    
    Quasi urla.
    
    -no, chiedo: quella è una multa e di solito la si piglia o perché ti fottono con l’autovelox o perché si sbaglia parcheggio.
    
    -invece no: l’assicurazione imbecille!
    
    Cazzo! L’assicurazione!
    
    Ricordo come un flash: mi sono dimenticato di pagare, ero in giro per lavoro e’ mi sono veramente dimenticato della sua assicurazione.
    
    Cerco di darmi un contegno’
    
    -beh, ma hai 15 giorni per pagare, no?
    
    Gli occhi sono ormai spalancati come finestre:
    
    -certo!, peccato che ne siano passati più di venti!
    
    In un attimo capisco tutto’
    
    -mi hanno dato un multone, mi hanno anche minacciato di togliermi i punti e di sequestrarmi il mezzo.
    
    Dovevo andare da un cliente per un progetto importante, non avevo ...
    ... scelta.
    
    E tutto per colpa tua.
    
    -scelta? Mi spiace, mi sono proprio dimenticato, pagheremo la multa e andiamo immediatamente dall’assicuratore non sarà una tragedia.
    
    -si invece, i bastardi ghisa ci stavano godendo un mondo: figurati, beccano una da sola, ben vestita, che ha fretta, che le serve la macchina per lavorare’
    
    ‘ben vestita’ anche un po’ da troia, a ben vedere’ penso io’
    
    -e’ quindi?
    
    -E quindi non ci arrivi proprio a capire come è finita?
    
    Comincio ad avere un atroce sospetto’
    
    – erano in due, ci hanno girato un po’ intorno, ma poi hanno detto esplicitamente che’ insomma’ potevano chiudere un occhio, mgari uno e mezzo, capito, pure gli spiritosi fanno, se mi dimostravo’ accomodante.
    
    – E tu?
    
    – Vaffanculo!
    
    Mi piglio il vaffanculo, ma quella è già una risposta’
    
    -secondo te? Io alla prima mi sono mostrata indignata, ma sapevo bene che non c’era molto da fare’ alla fine ho accettato.
    
    Sapevo che andava a finire così’
    
    -E’
    
    -E’. mi hanno fatto spostare la macchina, abbiamo preso una strada laterale che portava ad un piccolo parcheggio poco frequentato.
    
    Comincio a vedere la scena davanti agli occhi e, stranamente, una certa ‘chimica’ comincia a farsi strada dentro di me’
    
    -mi hanno fatto inginocchiare, il primo, quello che doveva essere il capo mi ha detto semplicemente : gliel’ho tirato fuori,non era durissimo, l’ho preso in mano ed ho cominciato a scappellarlo e a menarlo un po’, mentre ho cominciato a leccare le palle.
    
    La chimica ...
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