1. Momenti 2...


    Data: 05/01/2020, Categorie: Etero Autore: abeba, Fonte: Annunci69

    Attraverso i miei racconti mi diletto a descrivere in modo romanzato, se posso usare questo termine, la mia vita. Esperienze e situazioni reali sono a volte state amplificate ed elaborate tramite l’immaginazione, ma sono sempre scaturite da fatti reali. Ora mi appresto a narrare un atro “momento” successo un po di tempo fa. Conoscevo già Beatriz, la trans poi diventata mia convivente, e lei all’epoca viveva da sola e aveva un’altra cerchia di amici e conoscenti tra cui un gay, di nome Frey, molto simpatico e piuttosto atletico di 25 anni. Frequentando i suoi amici divenni un po la sua confidente, per cui spesso veniva a casa da me per chiacchierare o anche solo per salutarmi. Un sera molto tranquilla dopo una frugale cenetta finimmo per parlare di alcune sue esperienze e, tra le tante, mi colpì quella del “camionista”. Frey ogni tanto aveva una relazione con un camionista, che poi conobbi, di nome Alberto e con lui faceva a volte piccoli tragitti ed enormi scopate. Si fermavano sul ciglio di una strada o in un parcheggio e li facevano sesso tra i sedili o nel cassone del camion. Poi raccontò che Alberto gli parlava spesso di una trattoria, “La taverna del camionista” , in cui si fermavano sempre i trasportatori per mangiare e riposarsi. Un ritrovo di soli camionisti, una bettola bar/trattoria dove lui e altri camionisti d'italia transitavano per bere, mangiare e divertirsi per una notte dormendo magari nei loro camion e ripartendo la mattina dopo. Allora io e Beatriz, ...
    ... incuriositi, gli chiedemmo dove si trovava tale posto….ma Frey non lo sapeva per cui gli dicemmo di farselo dire da Alberto. Frey cosi fece e una sera ci disse: “ Ho chiesto ad Alberto dove si trova la Trattoria e mi ha detto che se vogliamo una volta ci accompagnerà lui.
    
    Comunque è in un posto non preciso vicino all’autostrada in periferia ”. Sempre più incuriositi decidemmo di accettare la proposta…era una bella occasione per divertirsi e per fare qualcosa di diverso.
    
    Era ormai primavera inoltrata e il caldo estivo alle porte faceva capolino lungo tutto il pomeriggio; quella sera era particolarmente calda e dovevamo incontrarci con Alberto nel casello dell’autostrada verso le 20,00. Io e Beatriz eravamo trepidanti dalla voglia di vedere questo posto e ci eravamo vestite come se dovessimo andare ad una festicciola, Frey invece sembrava un troia del far west con quella camicetta a quadri stile boscaiolo legata con nodo alla vita, calze a rete, zatteroni e shorts di yeans. Puntuale arrivò Alberto e dopo averci scambiato i saluti e le usuali presentazioni eccoci tutti e quattro sull’abitacolo del camion verso la trattoria. Lui ci spiegò che era un posto dove solitamente c’erano solo uomini e anche di una certa età per cui non poteva garantire l’ineluttabilità di eventuali avance, specie vestite in quel modo.
    
    Ma noi eravamo ormai decise ad andare ugualmente e tra una risata e l’altra giungemmo sul posto dopo circa mezz’ora. Appena scendemmo dal camion, ci guardammo bene ...
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