1. Chiacchere di paese


    Data: 03/01/2020, Categorie: Feticismo Autore: Lizbeth Gea, Fonte: EroticiRacconti

    Spesso, molto spesso, in piccoli paesi nascono pettegolezzi che non si possono controllare. Pian piano queste chiacchere si spargono tra i paesani e si creano delle leggende e a volte delle favole, quindi potrei iniziare così…
    
    C’era una volta, e probabilmente anche oggi, una donna sposata di nome Emanuela, molto trascurata dal marito. La sua vita si svolgeva, giorno dopo giorno, sempre allo stesso modo. Sveglia alle sei, colazione, figli a scuola, lavoro come segretaria fino alle 17, palestra, una cena veloce e poi tutti a dormire.
    
    Si poteva dire, tranquillamente, che fosse una bellissima donna: rossa di capelli, alta, corpo tonico, quinta di seno e viso accattivante. Ma suo marito non ne voleva più sapere di lei, anche in questo caso si vociferava che, tale uomo, si fosse invaghito di una sua collega di ventanni.
    
    Pure lei, come ogni donna e ogni persona, spesso fantasticava su altri uomini e si ritrovava a masturbarsi in luoghi e momenti differenti. Affermano, voci attendibili, che una volta la beccarono, con le mani nella pasta, sulla scrivania del capo.
    
    Ogni volta che si toccava i suoi sensi di colpa si facevano sentire e, come ogni cristiana, andava a confessarsi ogni sabato sera. Il suo parroco era molto premuroso nei suoi confronti e, ogni volta che usciva dal confessionale, si sentiva meglio e in pace con il mondo.
    
    Quando… un bel giorno qualcosa andò diversamente. Tale signora era più imbarazzata del solito, questa volta aveva avuto una fantasia sulla ...
    ... nuova vicina di casa e si era masturbata in ascensore.
    
    Il prete, mentre ascoltava, sembrava imbarazzato. Quando Emanuela gli spiegò che aveva immaginato la sua vicina in ginocchio mentre la leccava, il parroco divenne improvvisamente muto.
    
    La signora continuò il suo racconto e quando arrivò al punto dove lei possedeva da dietro la vicina con un enorme strap on, dall’altra parte del confessionale si sentirono solo lenti sospiri.
    
    La nostra protagonista di preoccupò e domandò al suo parroco se tutto andasse bene, ma non ottenne risposta, in quel momento pensò che avesse un malore.
    
    Dopo l’ennesima domanda senza risposta, si preoccupò e uscì dal confessionale, scostò la tenda, ed ebbe la più grande sorpresa della sua vita. Trovò Don Andrea con il suo pene in mano. Lui immediatamente se lo coprì con la tonaca.
    
    Il primo istinto di Emanuela fu quello di mettersi a ridere, ma improvvisamente una idea balzana le si infiltrò nella testa. Si inginocchio davanti a lui. Nonostante fosse coperto dall’abito talare, il pene in erezione si vedeva benissimo. Lo afferrò con decisione, in attesa di una sua reazione. Non attese a lungo, il parroco per prima cosa certo di allontanare la sua parrocchiana, ma poi, si mise le mani in volto, imbarazzato.
    
    La nostra donna sposata lo afferrò con più decisione e lo strinse. Il parroco gemette.
    
    Emanuela confessò che una delle sue fantasie più accese era verso di lui, ma non aveva mai trovato il coraggio di confessarlo. In quel momento era ...
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