1. Una botta di culo.


    Data: 01/01/2020, Categorie: Etero Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    Così come avverto quando il racconto è particolarmente hard, devo segnalare anche quando lo è poco.
    
    Quello che segue, “Una botta di culo”, è sottilmente erotico.
    
    Ma è accaduto veramente al sottoscritto e l’ho riportato, romanzandolo un po’ per renderlo credibile, e camuffando alcuni particolari per rendere irriconoscibile le circostanze in cui è accaduto.
    
    Buona lettura.
    
    UNA BOTTA DI CULO.
    
    Mi trovavo in ospedale, dopo aver subìto un delicato intervento chirurgico di qualche genere di cui ricordavo poco o nulla.
    
    Non ero più rintonato come quando mi avevamo svegliato dopo avermi rivoltato come un calzino, ma stavo ancora cercando di capire se e quando sarei tornato a casa. Ma finché avevo la flebo al polso sinistro, sarei rimasto lì.
    
    Un chirurgo mi aveva detto che era andato tutto bene, nel senso che se morivo la colpa non era sua. Ma di cosa diavolo mi avevano operato?
    
    Lo chiesi alla suora, che restò vaga.
    
    - E’ stato a due passi dalla fine, - mi disse, tenendo le mani giunte. – E’ fortunato a non ricordare… Ha avuto un incidente stradale, l’hanno soccorsa e l’hanno portata qui. Ma adesso non deve pensarci.
    
    - Cosa avevo di rotto?
    
    - Tutto e niente, - rispose. – Niente ossa rotte, ma traumi estesi e importanti dappertutto. Hanno dovuto operarla per fermare qualche emorragia e ripristinare la funzione di alcuni organi sotto shock.
    
    - Solo fasce e cerotti?
    
    - Anche una trentina di punti, se è per quello… - Aggiunse pazientemente. – E un po’ di ...
    ... coma…
    
    - Ostia…! Scusi madre, mi è sfuggita. Tornerò a casa presto?
    
    - Dipende da lei. Al momento è ancora a rischio.
    
    - A rischio di cosa?
    
    - Di un tracollo generale.
    
    - Wow, - che belle parole…
    
    - Abbia fede.
    
    Restai lì a riposare, grato quantomeno di non sentir male. Sicuramente mi avevano strafatto con qualche antidolorifico.
    
    Quel pomeriggio me ne stavo rincoglionito nel letto, quando un’infermiera venne a dirmi che avevo visite.
    
    - Posso ricevere visite, sì?
    
    - Sì, certo.
    
    - Oltre mia moglie, voglio dire.
    
    Mia moglie veniva regolarmente a trovarmi prima e dopo il lavoro, povera.
    
    - Sì.
    
    - Avanti allora. – Dissi.
    
    – Al massimo faccio la figura del rincoglionito.
    
    Erano Martina e Caterina, due amiche del cuore sui 30 anni, con le quali avevo uno stretto e profondo legame di amicizia. Carine a venirmi a trovare.
    
    Scambiammo alcune parole di circostanza tra mille sorrisi, poi vennero al punto.
    
    - Siamo venute a mantenere la promessa.
    
    - Quale promessa?
    
    Sorrisero guardandosi.
    
    - Ora ti mostriamo il culo. – Disse Caterina.
    
    - Però dobbiamo fare attenzione che non entri nessuno, - disse Martina.
    
    Quest’ultima andò alla porta e fece cenno all’altra che poteva procedere.
    
    Io non avevo capito bene, rintonato come ero, ma la parola “culo”, che avevo afferrato perfettamente, risuonava nella mia testa come qualcosa di superlativo. Una specie di luce. Un richiamo alla vita.
    
    Caterina si avvicinò a me, si girò di schiena e iniziò a ...
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