1. Lo scambio (capitoli 7 e 8)


    Data: 01/01/2020, Categorie: Trans Autore: Federossetta, Fonte: Annunci69

    Lo Scambio, cap. 7-8 di 14
    
    Capitolo 7: Festino
    
    Il pomeriggio uscimmo dopo scuola e ci fermammo, io, Cati e altre due a fumare in un parchetto. Avevo intuito che Denise e Cati fossero state entrambe bocciate all'ultimo anno e che quindi erano più vecchie.
    
    Stavamo parlando di colori di capelli e altre cose, quando uno dell'altra classe di quinta ci salutò con una mano e venne da noi. Quando vide una delle mie amiche, chiamata Rosa, si lasciò andare ad un limone appassionato, seguito dai fischi di noi altre.
    
    "Ciao Andrea" disse Cati "che fine ha fatto la tua buona educazione? Non ci consideri neanche..." Cati fece la faccia imbronciata.
    
    "Scusate, ciao ragazze" baciò ognuna di noi sulla guancia. Un vero galantuomo.
    
    "Stavamo pensando, Andrea, vorremmo organizzare un festino sta sera a casa di Denise. Ci saresti? Puoi portare chi vuoi" disse Cati. "Ma Cati..." provai ad intervenire.
    
    "Cosa c'è? Lo abbiamo sempre fatto, cosa hai che non va oggi?"
    
    "Sì che forte! Ci sarò, chiamerò due dei miei compagni di pallavolo. Va bene?"
    
    "Oh sì, portaci quei fighi di Diego e Giorgio per piacere" intervenne l'ultima del gruppetto, Serena.
    
    "Vuoi fare una cosa a tre Serena?" Cati rise portandosi la mano alla bocca e simulando un pompino.
    
    "Magari..."
    
    Mi piacevano: depravate, senza peli sulla lingua, un bel gruppetto.
    
    "A sta sera allora!" Ci salutammo e Cati venne con me a casa per aiutare ad organizzare.
    
    La sera non eravamo solo in sette come credevo, ma ...
    ... circa una ventina e Cati non sembrava stupita. Girava tra la gente con vodka e cocktail. Era uno schianto: poco vestita con dei pantaloncini fantastici, si intravedevano i solidi glutei.
    
    Alla festa era venuto anche Mattia che però non mi rivolse la parola per tutta la sera e sinceramente ne rimasi deluso.
    
    Stavo osservando arrabbiato Mattia limonare con una, quando una persona mi toccò la spalla.
    
    Era Cati.
    
    La brava, gnocca Cati.
    
    "Vieni usssciamo a prenderssci una bella boccata d'aria fressca."
    
    Eravamo entrambe ubriache. Uscimmo dal retro. Faceva caldo nonostante fossi in canottiera.
    
    Finimmo in una casa vuota a parlare.
    
    Era ancora abbastanza ben arredata con letti dalle molle allentate e spazzatura ovunque. L'alcool ci fece vedere quella casa abbandonata come un paradiso, ma soprattutto mi fece rinvenire la mia voglia maschile di donna.
    
    Ci sedemmo su un letto senza gambe adagiato per terra. Spostammo delle siringhe e dei sacchi per sgombrare la zona.
    
    Rimasi inebriato dalla sua dolce espressione. Sbatteva le ciglia con noncuranza, gli occhi verdi sotto di esse illuminati da qualcosa di nuovo.
    
    In poco tempo avevo colmato il vuoto tra di noi. Eravamo lì coricate sul letto ad abbracciarci e baciarci. La presi e la sollevai, cominciando a svestirla. Sempre palpandola, le tolsi le mutande e feci scattare il dito per farla godere.
    
    Dopo poco eravamo tutte e due nude e bagnate. Ci avvicinammo il più possibile e iniziammo a strisciare i nostri sessi l'uno ...
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