1. Antonella della palestra


    Data: 31/12/2019, Categorie: Cuckold Etero Autore: FrankB, Fonte: RaccontiMilu

    Mi chiamo Francesco, ho 23 anni e sono uno studente fuori sede del politecnico di Milano, dove vivo ormai da qualche anno in affitto con dei coinquilini -due ragazzi e una ragazza- anche loro universitari fuori sede.
    
    Sono uno studente piuttosto capace e intelligente e questo naturalmente comporta che molta parte della mia giornata trascorra tra l’Università e la scrivania della mia camera; tuttavia, abituato fin da piccolo a fare molto sport, anche una volta trasferito a Milano non ho rinunciato a tenermi in forma e quindi mi sono iscritto in una palestra vicino casa, in zona Ludovico il Moro. Non che sia un Adone ossessionato dal culturismo, anzi, sono un ragazzo assolutamente normale, e l’attività fisica mi aiuta a lasciare alle spalle le ore di studio e riprendere un po’ di carica. Proprio per questo in palestra non ci vado molto spesso né ad orari ben definiti: nel periodo dei fatti che racconterò avevo iniziato ad andarci solo vero le 8 di sera, finito di studiare e quando in palestra non c’era più troppa gente.
    
    Sarà che in quel periodo non ero, come si direbbe, ‘in cerca di figa’, o che ero troppo affaticato alla ciclette ma rimasi molto stupito quando la mia solitaria pedalata venne interrotta da un commento femminile: ‘Ma la ciclette non è roba per donne? Sarà un ora che pedali’. Mi voltai irritato, ma lo splendido sorriso di lei mi fece capire chiaramente che era solo una battuta: era una donna sui 30 (ma in realtà ne aveva 35) con un viso dolce da bambolina ...
    ... anche se un po’ sudato, incorniciato da capelli castano chiaro leggermente mossi; una magliettina attillata azzurra metteva bene in evidenza un seno prosperoso, e le gambe fasciate da pantaloncini al ginocchio attillati tipo leggins mostravano un sedere pieno ma sodo e cosce ben tornite. Insomma, una normale trentacinquenne che ci teneva a mantenere un fisico decente. Le sorrisi in risposta e attaccammo a parlare per un po’.
    
    Non voglio annoiarvi con i dettagli di questa relazione platonica che andò avanti senza scosse per qualche settimana. Io cercavo di andare in palestra il più possibile a quell’ora, sperando di rivederla e quando succedeva facevamo sempre due chiacchiere innocenti. A volte, durante questi colloqui, mi spingevo un po’ più avanti facendole qualche complimento galante e chiedendole della sua vita. Venni a sapere che Antonella (così la chiamerò) era sposata da qualche anno, lavorava in un ufficio lì vicino e si fermava in palestra prima di tornare a casa ogni volta che poteva, per rimanere in forma. L’impressione che in quelle settimane mi si stava formando in testa era di una donna semplice e solare ma che ci teneva ad essere guardata dagli uomini, in particolare dai ragazzi più giovani: questo la lusingava e, pensai, la eccitava. Non ero in errore infatti.
    
    La svolta si ebbe una sera di Novembre inoltrato. Ci eravamo trovati in palestra come al solito, ma un po’ più tardi, e le giornate si facevano già molto buie. Smisi di fare esercizio poco dopo di lei ...
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