1. IL FIGLIO DELLA COLLEGA


    Data: 28/12/2019, Categorie: Etero Autore: valery2014, Fonte: RaccontiMilu

    Premesso che ho una collega di all’incirca 45 anni sposata con un figlio grandicello, con la quale ho un buon rapporto ci vogliamo abbastanza bene e ci scambiamo quando serve e quando &egrave possibile dei favori reciproci’.tra l’altro spesso sono loro ospite a cena o addirittura nel wekend’. Lei per giunta abita praticamente sopra al supermercato dove lavoriamo.
    
    Circa 3 anni fa un giorno sono andata a casa sua, diciamo, di sorpresa, cio&egrave che non era preventivata la visita, lei un po’ imbarazzata si &egrave accorta di non avere caff&egrave in casa e mi dice che scende un attimo sotto al s.market dove lavoriamo noi a comprarlo e, nonostante la mia insistenza a non farlo decide di andare comunque”
    
    Nemmeno dopo un minuto sento aprire la serratura di una porta e appare nel corridoio davanti al salotto dove ero seduta il figlio, che io ho visto quasi crescere, quando ho conosciuto la mia collega lui era piccolo intorno ai 5 anni, ma adesso un ragazzo ben formato ed essendo uscito dal bagno dove probabilmente aveva fatto la doccia, vestito solo di un asciugamano che a mala pena lo copriva, quando si &egrave reso conto della mia presenza ha fatto subito cenno di tornare indietro imbarazzatissimo ma io lo fermo e gli dico
    
    ‘Ciao Bruno (si chiama così)’..come va?’
    
    Lui farfuglia qualcosa e mi dice ”.’Sai scusami ma non sapevo che tu fossi qui, mamma non mi aveva detto nulla che venivi, adesso vado subito a vestirmi’
    
    ‘non ti preoccupare’ gli dico ‘stai tranquillo ...
    ... non mi spavento, mica mi dispiace vedere un bell’uomo, anche se potresti essere mio figlio’ .
    
    Lui si ferma e si gira verso di me (tra l’altro fra di noi c’era molta confidenza) ma il rigonfiamento dell’asciugamano dimostrava tutto quello che provava, io già mi pregustavo quel cazzo tra le mani, quando sento aprirsi il portone in basso, era la mia collega che rientrava da prendere il caff&egrave (l’avevo dimenticato completamente), allora dico a Bruno di andare subito in camera sua. Dopo aver preso il caff&egrave vado via non senza aver salutato Bruno con un bel bacino sulla guancia, come per dirgli ‘non mi scorderò di te”. Infatti torno a casa e vado in bagno a lavarmi e cambiarmi le mutandine e il pensiero di quel bel ragazzo nudo non mi va via dalla testa, tutta la notte me lo sono sognato in tutte le salse. Ho cominciato a pensare come avrei potuto fare, senza farlo accorgere alla mamma, per scoparmi quel ragazzo, per me, delizioso.
    
    L’occasione &egrave arrivata dopo circa una settimana, al cambio turno delle 14, mentre la madre monta io finisco e quando esco lo trovo casualmente sulla strada che aspetta il pullman.
    
    Lo saluto e gli chiedo se vuole un passaggio’accetta, sale in macchina, gli chiedo dove deve andare e mi dice che non ha una meta precisa’usciva per andare un po’ in giro a scaricarsi un po’ in quando aveva studiato tutta la mattinata”’..mi viene in mente subito una cosa e gli chiedo se mi da una mano a fare un lavoretto in casa, lui non si rifiuta e così ...
«1234»