1. Festa in maschera


    Data: 27/12/2019, Categorie: Etero Autore: Akai, Fonte: RaccontiMilu

    Riguardavo quell’enigmatico biglietto in carta filigranata mentre percorrevo una strada alberata illuminata unicamente da fari della mia macchina dato che erano ormai diversi minuti che non si vedeva alcun segno di civiltà.
    
    Eppure i numeri sul retro sembravano proprio coordinate ed una volta inserite nel navigatore avevano dato un luogo plausibile. Che mi fossi sbagliato? O magari era uno scherzo? A quel punto tanto valeva continuare.
    
    Arrivato a destinazione, delle fiaccole mosse dal vento, erano il segnale che non ero completamente solo in mezzo al nulla come stavo pensando così presi a percorrere il viale privato al di là del cancello aperto. Dopo la prima curva per superare una collinetta finalmente vidi una villa imponente ed illuminata. Doveva essere quello il luogo nel quale doveva condurmi il biglietto, del resto c’erano altre macchine posteggiate nell’ampio piazzale antistante la villa con sentori neoclassici, quindi doveva essere lì quella che supponevo essere una festa.
    
    Prima di scendere dalla macchina indossai la mezza maschera come ultimo e fondamentale tassello del mio travestimento da fantasma dell’opera.
    
    Pochi bassi gradini in lastre di pietra bianca mi portarono alla porta d’ingresso. Mi accolse un maggiordomo in livrea tipica dei film in bianco e nero, gli consegnai l’invito ed il mantello. L’atrio era spazioso ed il suo soffitto alto metteva soggezione per quanto faceva sembrare piccole ed insignificanti le due colonne marmoree che lo ...
    ... sorreggevano, i toni ambrati della pietra mescolati al marrone scuro degli elementi in legno riscaldavano la vista ed accoglievano splendidamente anche un estraneo come me.
    
    Il maggiordomo mi accompagnò nell’ampia sala da ballo già sufficientemente gremita di maschere di tutti i tipi, alcune si inspiravano a personaggi di storie, reali o immaginarie, altre invece erano semplicemente travestimenti di ispirazione fiabesca. Pizzi, merletti, retine erano le scelte preferite per camuffare le fattezze, ma persino piume di pavone e di altri animali esotici per i più eccentrici.
    
    Il tempo passava tra timidi balli e chiacchiere senza peso fino a quando un presentatore del circo salì sulla pedana dei musicisti e la musica si fermò. Con linguaggio ampolloso ed invitante annunciò l’inizio dello spettacolo di interpretazione delle maschere. Mimi e personaggi noti si alternarono alla ricerca dell’applauso più fragoroso fino a quando calò un silenzio sepolcrale in tutta la sala, alzai gli occhi dal bancone del bar per capire cosa aveva provocato una tale reazione.
    
    Sul palco, di profilo, c’era una donna con un lungo vestito rosso, i capelli color del rame lucido le nascondevano ampiamente il viso. Fece un passo avanti ed un’onda di luce si mosse lungo l’abito glitterato, le mani, nei lunghi guanti viola, erano poggiate sui fianchi tondi ed accompagnavano i suoi movimenti felini
    
    la sua voce acuta ma sensuale si propagava senza essere attenuata dal brusio che aveva accompagnato le ...
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