1. Saper amare


    Data: 27/12/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Ci saremmo dovuti incontrare il giorno dopo il suo arrivo, ciononostante io non avevo tenuto duro né resistito alla consapevolezza d’apprendere che lui fosse a poca distanza da me senza poterlo neppure vedere. Erano per me anni che io aspettavo e pazientavo per quest’incontro, poiché ero particolarmente agitata ed emozionata, così decisi d’aspettarlo nella camera dell’albergo dove lui m’aveva detto d’aver riservato il suo pernottamento, così entrai in quella che sarebbe stata la sua camera per quei due brevi giorni e m’adagiai sul letto in attesa di vederlo comparire. Il suo treno doveva essere stato senz’altro in ritardo o forse era successo qualche imprevisto, dato che io iniziavo ad agitarmi ancora di più, a pormi mille domande e a formulare ipotesi assurde e azzardate, fino a quando un’ora dopo finalmente la porta della camera si era aperta e lui il mio sogno, il mio amore era entrato.
    
    Io lo guardavo attonita e imbambolata seduta sul letto, come se fosse stato un miraggio, perché anche lui sorpreso mi fissava a sua volta. C’eravamo conosciuti due anni fa in una chat, in verità c’eravamo scambiati solamente pochissime parole, tra cui di sfuggita un indirizzo di posta elettronica, veramente tutto qua. Da allora però, dai primi messaggi scambiati per gioco, era diventata una corrispondenza continua e giornaliera, in quanto parlavamo poco della nostra vita personale in quei messaggi, poiché non sapevamo nulla di noi né di dove fossimo né l’età, nemmeno gli studi o il ...
    ... lavoro, però era come se sapessimo tutto l’essenziale, le opinioni, i pensieri, le riflessioni e i sogni.
    
    Era un veritiero sfogo che serviva a entrambi per allontanarci e per evadere dalle nostre vite talmente invase e sommerse dalle norme e dalle regole conformiste e convenzionali della società; poi erano iniziate le telefonate, ore al telefono sia di notte che di giorno, a ogni momento libero e allora avevamo davvero saputo tutto l’uno dell’altra. Lui lasciò cadere le sue valigie, io mi alzai dal letto, gli andai incontro e lo abbracciai con l’energia e l’intensità di tutti gli abbracci mancati e persi in quei due anni. In quell’occasione mi misi a piangere, in quanto la felicità era stata troppo grande per contenerla e adesso fuoriusciva sotto forma di lacrime. Lui me le asciugò prima con le dita, dolcemente sfiorandomi il viso, poi con le labbra in teneri baci umidi.
    
    “Sono così antiestetico e disgustoso da farti commuovere?” – debuttò lui sogghignando e infine mi squadrò negli occhi. Non era per niente un tipaccio, al contrario, per me era incantevole.
    
    “Tu sei così stupenda, non mi fai di certo piangere” – ancora un sorriso dalle sue morbide labbra.
    
    Io soffocai un singhiozzo nella sua spalla e cercai di mostrargli che anch’io riuscivo a sorridere, ma forse il mio tentativo non riuscì bene e lui rise ancora:
    
    “Che faccia buffa, mi sembri un pulcino inzuppato nelle proprie lacrime, basta adesso”.
    
    Lui m’afferrò facilmente in braccio, mi sollevò da terra e mi ...
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