1. Asta


    Data: 27/12/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: scaaty, Fonte: RaccontiMilu

    ASTA
    
    Mi avvicinai con cautela.
    
    Era la prima volta che andavo in un posto del genere.
    
    Cio&egrave, ne conoscevo l’esistenza, avevo anche visto dei programmi in televisione, certo, ma non avevo mai voluto averci niente a che fare.
    
    Non era nel mio stile, non era compatibile con la mia cultura, la mia etica, i miei valori.
    
    Insomma, era la prima volta che andavo ad un’asta di schiavi.
    
    Chissà cosa mi aspettavo, ma alla fine mi trovai all’ingresso di un edificio anonimo, grigio, con una porta a vetri scuri.
    
    Un citofono, con la targhetta ‘auctions’, aste.
    
    Mi fermai, esitando, senza schiacciare il pulsante.
    
    All’improvviso qualcuno si avvicinò da dietro, mi disse ‘scusi’, schiacciò il pulsante e guardò fisso nella telecamera.
    
    Dopo un secondo, con un ‘clack’ la porta si aprì.
    
    La persona che aveva suonato aprì la porta, entrò e si girò verso di me, tenendo la porta aperta – entra? ‘ mi chiese
    
    Io rimasi fermo un momento, poi sorrisi e mossi un passo, entrando ‘ sì, grazie. Molto gentile –
    
    Mentre la porta si chiudeva dietro di me, mi guardai attorno.
    
    Un ingresso ampio, illuminato da lampade sul soffitto alto.
    
    In terra pietre chiare, lucide, e su un lato un bancone con dietro tre o quattro persone vestite con una specie di divisa.
    
    Mi avvicinai, e sorrisi.
    
    – posso aiutarla? ‘ mi chiese cortese una signora sui cinquanta, con una giacca blu scuro, una camicetta bianca e un foulard al collo, la stessa divisa che indossavano le tre persone ...
    ... accanto a lei dietro al bancone.
    
    Sul taschino della giacca, il simbolo del Ministero.
    
    – sì, grazie’. Ecco’ non so bene dove’ –
    
    – &egrave la prima volta? ‘ mi chiese lei, senza alzare gli occhi dallo schermo del computer
    
    – sì, infatti ‘
    
    – si &egrave già registrato on line, giusto? ‘
    
    – sì, e ho stampato il pass’ – dissi tirando fuori dalla tasca il documento che avevo stampato a casa dopo aver completato la procedura di registrazione
    
    – mi faccia vedere’ – disse lei, e prese il mio pass, scannerizzando il codice a barre stampato sul pass, su cui non compariva né il mio nome né altri dati.
    
    – sì’ – disse lei, leggendo qualcosa sullo schermo ‘ sì’ &egrave tutto a posto’ ha accettato le condizioni di asta’ il Ministero le ha conferito il diritto di acquistare e possedere un numero di schiavi non superiore a cinque’ non ha ancora l’autorizzazione a rivenderli privatamente’ quindi se volesse rivenderli lo sa, no? Deve riportali qui da noi ‘
    
    – sì’ – sussurrai imbarazzato, arrossendo, temendo che qualcuno ascoltasse la nostra conversazione ‘ sì ma tanto’ cio&egrave’ –
    
    – qui c’&egrave l’elenco delle aste di oggi ‘ mi interruppe lei, consegnandomi una specie di rivista ‘ di là ‘ indicò una porta ‘ c’&egrave la sala delle aste, mentre al piano di sopra c’&egrave il bar ‘ aggiunse indicando una scala
    
    – se comprasse qualcosa ‘ ‘qualcuno’, stavo per correggerla, ma mi morsi la lingua in tempo – – le consegneranno dei documenti’ li porti qui, da me o da una mia ...
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