1. Il regalo di compleanno di Bruno (2/2)


    Data: 27/12/2019, Categorie: fisting, Autore: LanA, Fonte: EroticiRacconti

    continua da 1/2
    
    “Bruno, … è il mio compleanno e come regalo foglio essere fottuta... Mi hai promesso di essere fistata e quello mi darai” gli urlai presa dalla rabbia.
    
    Stavo in piedi come una bambina in collera che batte i piedi per terra.
    
    Allargai le gambe facendo scorrere le dita sulle labbra della figa e sul clitoride.
    
    "Assaggiami Bruno, sono pronta" dissi
    
    Allungai verso di lui le dita coperte dal mio succo, con le quali mi ero appena massaggiata la figa.
    
    "Dai, assaggiami Bruno, sono pronta. Ribadii, non puoi lasciarmi così.
    
    Bruno si avvicinò a me e gli misi le due dita grondanti in bocca.
    
    Aveva la bocca calda e morbida e succhiava a lungo e con forza entrambe le dita, prima l'una e l'altra. Mentre lo faceva vedevo le mie dita scomparire nella sua bocca e immaginavo come la sua mano fosse scomparsa dentro mi me.
    
    Le mie gambe si aprirono mentre continuava a succhiarmi le dita. Con una mano aveva iniziato a fottermi la figa arrivando a stimolare il punto G e facendomi sbrodolare sempre più.
    
    Nella mia testa avevo un chiodo fisso. Fistami! Entra con le tue mani dentro di me. Non ero in vena di aspettare, e quello che volgio di solito riesco ad ottenerlo!
    
    Mi sono avvicinata a lui e gli ho messo la mia bocca a pochi centimetri dal suo orecchio.
    
    "Sì, fallo Bruno. Ho davvero bisogno di avere le tue mani dentro di me" lo supplicai con un soffio di voce.
    
    “Portami nella camera da letto, voglio che mi possieda sul letto” dissi e gli feci ...
    ... strada.
    
    Sebbene l’appartamento fosse luminoso e arioso, la stanza era buia. Le finestre erano coperte da una spessa tenda viola che impediva alla luce di illuminarci.
    
    Nella mia camera da letto avevo già acceso tutte le candele in preparazione dell'arrivo di Bruno. La stanza odorava delle mie due cose preferite, sesso e cera di sandalo. Queste fragranze mi fanno sentire a mio agio, in pace con me stessa. Le candele che ardevano in tutta la stanza riempivano l’ambiente di una leggera foschia.
    
    “Sei sicura che questo sia quello che vuoi Elena? Davvero sicura? mi chiese conoscendone già la sua risposta prima di dirlo.
    
    "Sì, Bruno, ne ho bisogno, sai che lo bramo" risposi
    
    Bruno mi squadrò dal basso all’alto e fece un passo indietro.
    
    "Togliti i vestiti" ordinò.
    
    Ho sollevato la camicetta sopra la testa, ho fatto scivolare la gonna sul culo e l'ho lasciata cadere a terra. Ho iniziato ad allungare la mano per togliermi i calzini corti ma Bruno mi ha ordinato di lasciarli.
    
    "Qual è la tua parola di sicurezza, Elena?" mi chiese.
    
    “Coniglio bianco, la mia parola di sicurezza è coniglio bianco.” L'avevo usata in altre occasioni e mi viene sempre in mente quando ne ho bisogno.
    
    "Distenditi sul letto e tieniti pronta" mi disse.
    
    “La tua parola di sicurezza è coniglio bianco e stai scegliendo di farti scivolare i miei pugni nei tuoi deliziosi buchi. È questo che vuoi?” chiese nuovamente, trattenendomi per un momento.
    
    La sua mano e le sue dita scorrevano sul mio corpo ...
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