1. L'Organizzazione (Capitolo 10)


    Data: 22/12/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Ipsedixit, Fonte: EroticiRacconti

    Lasciarsi andare ai piaceri della carne com’era accaduto quella notte rappresentava un'eccezione per Frau Helga. Permeata da un senso del dovere di stampo militare, aveva ben chiaro quanto l'organizzazione potesse essere spietata nei confronti di chi non si fosse dimostrato all’altezza, in particolar modo con i personaggi di riferimento come lei, a cui non era stata data solo fiducia, ma “carta bianca”.
    
    Sapeva ormai a memoria tutto il curriculum di quell’ultima arrivata, quella “problematica”, e doveva rapidamente escogitare qualcosa che impedisse a Valeria di pensare durante la notte, evitando che la ragazza riuscisse a conservare una parte di quell’identità originaria che le andava invece cancellata. Confidava che l’osservazione attenta di qualche nuovo dettaglio la ispirasse, ma fu ripassando per l’ennesima volta il suo stesso report che ebbe l’illuminazione. La soluzione era nel passo dove puntualizzava come Valeria fosse sessualmente molto calda, al punto da perdere immediatamente il controllo non appena iniziava ad eccitarsi.
    
    Quando fu accompagnata dalle ancelle nella camerata, tutto le parve svolgersi nei modi usuali di ogni sera. Le imprigionarono i polsi e le caviglie nei collari, quelli posti alle estremità delle brevi catene fissate ai vertici del letto e che la costringevano in una posizione ad X. Era stata l’ultima ad essere incatenata e si aspettava che a quel punto le ancelle uscissero, per poi immergersi indisturbata in quel suo spazio mentale ...
    ... notturno.
    
    Le ancelle invece rimasero e si misero ad armeggiare tutte insieme fra le sue gambe. Valeria si sentì infilare nella vagina un oggetto. Quasi contemporaneamente anche il suo ano subì lo stesso destino.
    
    Si trattava di un fallo in silicone dalle notevoli dimensioni ed a forma di pene, e di un plug ogivale, entrambi trattenuti in posizione da una sorta di robusto perizoma in cuoio. Un'asola consentiva di variare la distanza che separava il fallo del plug, ed una protuberanza dalle dimensioni di una mezza oliva gigante andava a premerle contro il clitoride.
    
    Aveva trattenuto il fiato e si era morsa le labbra, ma in effetti, nonostante le dimensioni, li aveva sentiti scivolare dentro di sé senza provare dolore. Quel grosso pene di silicone le provocò una sensazione quasi piacevole, tanto che le pareti interne della sua vagina iniziarono a secernere umori; al contrario, il plug nell’ano lo trovava sgradevole. Un riflesso fisiologico le faceva sentire il bisogno di espellerlo e questa necessità andava a prevalere su qualsiasi altra, rendendole difficile anche solo pensare ad altro.
    
    Non appena le ancelle uscirono dalla camerata il marchingegno fra le sue gambe iniziò a vibrare, compresa la parte che le premeva contro il clitoride. Valeria tentò di sfuggire da quella stimolazione indesiderata delle sue parti più intime e sensibili, ma incatenata ai vertici del lettino poté soltanto dimenarsi e contorcersi in modo assai limitato. Come se non bastasse, i suoi stessi movimenti ...
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