1. Trasformazioni


    Data: 21/12/2019, Categorie: Etero Lesbo Sesso di Gruppo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... mentre gli allargava le natiche ed ispezionava il culo con attenzione.
    
    Fino a quel momento aveva risposto bene ma si vedeva che era imbarazzato.
    
    Nella mia mente balenò l’idea di un clistere ma ebbi il coraggio di dire la mia idea ed optai per chiedere quali esperienze avesse fatto.
    
    Lui stando in piedi di fronte a me mi spiegava con scarso imbarazzo a quali prove era stato sottoposto.
    
    Dopo una mezzora di chiacchiere decidemmo che era ora di iniziare e le due donne lo portarono in bagno seguiti da Carlo.
    
    L’idea del clistere non era solo mia; la ebbero anche gli altri e Carlo la attuò infatti sotto il suo sguardo attento Claudio dovette preparare il suo clistere.
    
    Io sotto lo sguardo attento delle donne che si tenevano abbracciate e si baciavano, mi avvicinai a lui, gli legai le mani dietro la schiena e gli infilai nel culo la cannula per poi aprire il rubinetto.
    
    Dopo non molti minuti lo sentimmo dire supplicando “Non lo reggo più padrone, la prego devo scaricare!” Era entrato circa un litro di acqua nel budello.
    
    “Scaricati pure!” rispose Carlo. Claudio allora cerco di alzarsi ma io lo tenni giù.
    
    “Ho detto che puoi scaricarti, non che puoi alzarti, non ...
    ... capisci l’italiano?”
    
    Passarono pochi secondi e uno spruzzo di acqua e merda gli sgorgò dal culo. Io attesi che finisse e gli rimisi la cannula nel buco.
    
    Gli spiegai che fino a che il suo scarico non fosse stato bello limpido da lì non sarebbe uscito da dove si trovava.
    
    Claudio si era messo dentro la vasca da bagno e quindi tutto ciò che usciva dal suo intestino rimaneva lì dentro. L’operazione di pulizia intestinale andò avanti a lungo e tutta l’acqua che entrava, e che dopo poco usciva, riempiva la vasca. Dopo una decina di introduzioni giudicai la pulizia sufficiente e lo slegai “Ti aspetto in salotto. Pulisci tutto e fai la doccia”
    
    Dopo una ventina di minuti tornò’ in salone “Vieni qui!” dissi bruscamente.
    
    “Mani dietro la nuca e gambe divaricate!” ordinai e Claudio si affrettò ad eseguire. Lo raggiunsi e circondai la vita con una catenella che bloccai con un lucchetto, feci passare un capo giù fra le gambe e poi dietro, fra le natiche per poi tornare a fissarsi sul davanti. Ora era il momento del dildo.
    
    Le donne erano disinteressate a ciò che facevamo. Loro si baciavano ed ora stavano leccandosi in un meraviglioso 69 incuranti dello schiavo che neanche le guardava. 
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