1. La mia vicina (2)


    Data: 14/12/2019, Categorie: Tradimenti Autore: bingo26, Fonte: Annunci69

    ... delle mie fantasie. Quasi con religiosi movimenti spalmai l'abbronzante prima sulla schiena e poi fino ad arrivare alle natiche che aprivo con lenti movimenti delle mani. Ogni qualvolta questo accadeva Elena gemeva e notai con piacere che la sua figa cominciava a stillare alcune gocce. Le mani piene di crema facilitavano i movimenti tanto che riuscì ad infilare un dito nel suo culo trovandolo abbastanza aperto e caldissimo. Come un guanto mi stringeva e lei mugolava di piacere.
    
    Intanto Riccardo e Marta ci guardavano sorseggiando una bibita. Lei aveva i capezzoli duri e piano piano li stuzzicava tra pollice e medio delle mani. Lui si sfiorava il cazzo, già abbastanza duro, con due dita e ci guardava sorridendoci.
    
    Ad un certo punto Marta si alzò dicendo:
    
    «Arrivo subito. Vado a fare pipì. Appena ritorno, TUUU mi devi spalmare di crema solare, CAPITOO???».
    
    Accompagnò quel “TUU” e quel “CAPITO” con l’indice della mano destra rivolto a me ed in modo autoritario ed inequivocabile.
    
    «Va bene, sarà un onore per me farlo». Mi sorrise e si allontanò di pochi passi all’ombra di un grosso albero.
    
    Pensavo che per fare pipì si andasse a cercare un posto riparato dai nostri sguardi ma invece si fermò alla base dell’albero e si chinò sulle ginocchia. Con le dita della mano destra si allargò le grandi labbra e iniziò a pisciare. Rivolgeva il suo sguardo verso di noi e, credo, principalmente a me. Era uno sguardo di donna eccitata e consapevole di quanto potesse piacere quello ...
    ... spettacolo che offriva.
    
    Elena mi disse:
    
    «Ti piace, vero?».
    
    «E’ una delle mie fantasie preferite vedere pisciare una donna».
    
    «Che aspetti, allora? Va’ da lei, avvicinati. Non aspetta altro che farsi leccare la figa mentre piscia».
    
    Non potevo crederci. Una meravigliosa creatura aspettava me per farsi leccare mentre la sua pioggia dorata usciva dalla sua figa.
    
    Mi alzai e guardai in direzione di Riccardo che mi sorrideva sornione e mi autorizzava ad andare verso sua moglie.
    
    Mi avvicinai a Marta che aveva terminato di pisciare ma rimaneva a cosce aperte sulle ginocchia, sempre tenendosi aperta la figa. Mi guardava con i suoi occhi da gatta in calore. Allora quasi tirando un bel respiro mi tuffai su quella meraviglia. Aprì la lingua e iniziai a leccare tutto ciò che mi capitava a tiro. Le infilai la lingua su per quel fantastico pertugio e assaporai quel nettare. Era la prima volta che leccavo e succhiavo una figa che aveva appena finito di urinare. Era una sensazione divina e non riuscivo a smettere. Passai poi al clitoride che era già in bella vista: duro, bianchissimo. Con la punta della lingua toccai quel bottoncino e lei emise quasi un sussulto.
    
    «Siii, siii, lì mi piace da morire» disse Marta quasi in un sussurro. Aveva gli occhi semichiusi e si mordeva le labbra. Mi inoltrai in un pompino, si un pompino!!! Stavo succhiando quello che sembrava un cazzetto in miniatura…e…mi piaceva da matti. Marta mugolava e gemeva. Mi teneva la testa con una mano e mi ...
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