1. La coinquilina e la sua mamma


    Data: 13/12/2019, Categorie: Etero Lesbo Sesso di Gruppo Autore: domine38, Fonte: RaccontiMilu

    ... dirigendosi in cucina. Si mette a cucinare la cena, ma non perde occasione di farmi alzare e farmi poggiare
    
    il mio cazzo sul suo culo,con la scusa di prenderle qualcosa, oppure di mettersi a pecora per farmi vedere quanto alla sua età sia snodata e con un culo bello sodo.
    
    Fino a metà cena la serata rimane semi tranquilla, fino a quando lei se ne esce e mi dice
    
    A.:” come va il tuo uccello? ”
    
    F.:” duro da far male ”
    
    A.:” vedo che ti faccio sempre effetto ” dice con tono beffardo , ma io non gliela voglio lasciar vinta e le dico
    
    F.:” No veramente ci sono venuto da casa, sai N. mi ha detto che D. ci sta provando con lei e la cosa mi eccita terribilmente” lei visibilmente stizzita della cosa mi dice
    
    A.:” ecco! tutti uguali! e allora che sei venuto a fare qui? a svuotarti le palle? pensi che io sia la tua svuota palle a comando?”
    
    Ci fu un lungo momento di silenzio, anche perché io non mi aspettavo una reazione tale.
    
    A.:” Adesso ti faccio vedere io, mi sono proprio rotta di quella troia”
    
    Prende e se ne va in camera da letto, io naturalmente preoccupato tento di inseguirla, ma chiudendomi la porta della camera da letto in faccia mi dice
    
    A.:” aspetta dilla ” io naturalmente non sapendo che fare mi avvio nuovamente al nel salone e mi metto a sedere sul divano, nell’attesa.
    
    Dopo quasi 10 minuti si ripresenta davanti a me in tutto il suo splendore e troiagine. Si era messa un corpetto nero e rosso che le rialzava il seno lasciandolo ...
    ... completamente
    
    scoperto, un perizoma nero(talmente sottile che già nella parte davanti si era infilato tra le grandi labbra , calze autoreggenti con la giarrettiera e per completare il tutto
    
    delle scarpe con il tacco vertiginoso completamente rosso fuoco. Si appoggiò alla porta come una gatta poi senza dire niente si prese una gamba e fece una spaccata sulla porta.
    
    Quello non lo doveva fare, mi alzai come una furia sbottonandomi i pantaloni e senza neanche chiedere il permesso lasciandola in quella posizione infilai la mia salsicciona
    
    dentro di lei, che subito ebbe un sussulto accompagnato da un gemito di piacere. le tenevo la gamba sulla mia spalla e aiutandomi con il braccio la scopavo con foga.
    
    Lei ad ogni affondo godeva come una maiala, mi pregava di non smettere mentre veniva copiosamente. Appena fui stanco le mollai la gamba e lei si andò subito a posizionarsi
    
    sul divano, dove da seduta e a gambe larghe assaggiava il suo stesso succo. Io mi spogliai degli indumenti e non mi feci attendere molto. Mi piegai all’altezza del divano
    
    per infilare il pene, poi mi rialzai tiradso su con me il suo bacino. Praticamente l’unica parte del corpo che toccava il divano era ormai il la testa e le braccia ,
    
    il resto soffriva i miei colpi, che tra il movimento di bacino e di braccia regalavano fantastici schiocchi, ma in assoluto il suono più bella era la sua voce da puttana che
    
    non riusciva a resistere dal venire di continuo. Dopo molto fui stanco e quindi la lasciai cadere come ...
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